Scuola, il ministero ai presidi: “A settembre riapriamo in presenza”. Maturità 2021: crescono gli studenti che ottengono 100 e la lode

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ROMA – Con lettera protocollata, il capo Dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, scrive ai presidi (e ai coordinatori delle classi): “In vista dell’avvio del prossimo anno scolastico 2021-22, l’obiettivo prioritario è quello di realizzare le condizioni per assicurare la didattica in presenza a scuola, nelle aule, nei laboratori, nelle mense, nelle palestre, negli spazi di servizio, nei cortili e nei giardini all’aperto. Occorre”, spiega per conto del ministro Patrizio Bianchi, “riuscire a costruire (e a ricostruire) le condizioni relazionali e sociali che forniscono il substrato vitale per l’apprendimento, la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni”.

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Versari scrive quello che è già chiaro, ma che è giusto esplicitare: “Siamo tutti consapevoli che l’emergenza pandemica non è conclusa, che la sua evoluzione è mutevole” e, quindi, ricorda alla scuola che cosa ha prescritto nell’ultima riunione il Comitato tecnico scientifico: “Il Cts considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza, sia per l’essenzialità del valore formativo che per l’imprescindibile e indispensabile suo apporto allo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti, provati da lunghi periodi di limitazione delle interazioni”. In maniea esplicita, “bisogna evitare il ricorso alla didattica a distanza”.

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Scrive ancora il Cts: “L’impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule non determinerà, però, l’automatica interruzione della didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l’adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio, incluso l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi”.

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Per quanto riguardo l’obbligo vaccinale, si ricorda ancora il parere del Comitato tecnico scientifico: “Il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola, docente e non docente, come pure degli studenti a partire dai 12 anni, appare eticamente doverosa non escludendo l’obbligatorietà in casi di emergenza. Occorre il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente la già significativa  percentuale dei vaccinati”.

 

Mascherina alla somministrazione dei pasti

Il Cts richiama l’uso della mascherina da parte degli operatori durante la somministrazione dei pasti, senza prevedere l’obbligatorio ricorso all’impiego di stoviglie monouso. Non si valutano, al momento, “utili test diagnostici preliminari all’accesso a scuola o in ambito scolastico”.

Ecco il personale aggiuntivo Covid

Sarà assunto, in via temporanea, personale aggiuntivo statale nel periodo settembre-dicembre 2021. Ci si riferisce, in particolare, ai finanziamenti introdotti nel Decreto sostegni bis per attivare “ulteriori incarichi temporanei di personale docente finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche, e ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario per finalità connesse all’emergenza epidemiologica”. A breve arriverà il “Documento di pianificazione delle attività didattiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di istruzione (Piano scuola 2021-2022).

Il capo Dipartimento Versari scrive agli insegnanti: “Non si può consentire prevalgano attendismo o timore di sbagliare sul dovere di agire per organizzare il nuovo anno scolastico. Il dovere di “buon andamento” non può essere frenato dall’attesa di una sempre nuova circolare, parere tecnico, indicazione guida che definisca, chiarisca, interpreti sempre più e meglio una realtà in divenire e per sua natura cangiante e differenziata”.

L’Esame di Stato torna con gli scritti

L’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2021-2022, avrà inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta. Il giorno 22 giugno 2022, alle ore 8,30. C’è, quindi, il ritorno dello scritto di Italiano – che prelude a un secondo scritto seguendo l’indirizzo scolastico – dopo due anni svolti con un’unica prova orale.

L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (Terza media) si svolgerà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.

I RISULTATI DELLA MATURITA’ 2021

Quest’anno è stato ammesso all’Esame di Stato del secondo ciclo il 96,2% dei frequentanti. I diplomati risultano essere il 99,8% delle studentesse e degli studenti che hanno sostenuto l’esame (erano il 99,5% nell’anno scolastico 2019/20). I diplomati con lode sono il 3,1% rispetto al 2,6% di un anno fa. Più di un diplomato su due prende un voto superiore a 80: il 52,9% delle studentesse e degli studenti si colloca infatti nella fascia di valutazione 80-100, rispetto al 48,9% dell’anno scorso. Praticamente stabili le valutazioni comprese tra 91 e 99 (al 15,6%) e nella fascia di voto 81-90 (passati dal 21,1% al 20,7%).

I voti 60 passano dal 5,5% del 2020 al 4,8% di quest’anno: sono dunque in calo. I voti nella fascia 71-80 passano dal 25% al 23,7%, i 61-70 dal 20,7% al 18,5%. Le percentuali delle studentesse e degli studenti con 100 salgono dal 9,6% dell’anno scorso al 13,5%.  

I docenti hanno assegnato la lode a 15.353 studentesse e studenti. Guardando al rapporto tra diplomati con lode e diplomati totali, la percentuale più alta si registra, così come lo scorso anno, in Puglia (5,9%). Seguono Umbria (4,8%), Marche (4,4%), Calabria (4,4%).  

La media dei voti più alta si conferma nei Licei, dove il 4,7% dei candidati ha conseguito la lode, il 17,3% ha raggiunto 100 (numero in aumento rispetto al 12,9% dell’anno scorso), il 18,1% tra 91 e 99, il 21,9% tra 81 e 90. Nello specifico, il Classico si conferma al primo posto per numero di diplomati con lode (8,5%), seguito dal liceo Europeo (7,5%) e dal liceo Scientifico (7%). 

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