Scuola, raid di estrema destra al Mamiani occupato: “Avevano mazze con lame e bombe carta. Cose che non dovrebbero succedere in un liceo”

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Un raid di ventenni con passamontagna neri e mazze “con le lame” ha preso di mira venerdì sera alle 20 l’occupazione in corso al liceo Mamiani. Sono stati minuti di terrore per i ragazzi che sono riusciti a reagire prima che la polizia arrivasse sul posto. Alla fine del blitz non risultano feriti gravi. “Abbiamo gestito la situazione”, spiega uno studente. “Uno di noi però è stato colpito alla testa da una delle loro spranghe”.

L’episodio non è durato più di dieci minuti in tutto. “Siamo riusciti a mandarli via”, spiega lo studente, “poi sono intervenute le forze dell’ordine”. “Hanno anche lanciato una bomba carta nel cortile, subito dopo aver provato a entrare dal cancello principale”, racconta scosso. Non è stato però in grado di fornire molti altri dettagli. “Erano più grandi noi, almeno 25 anni”.

Secondo i ragazzi ci sarebbe stato anche uno scontro fisico tra uno degli aggressori e un occupante, il quale però non avrebbe riportato ferite gravi. Questa circostanza, al momento, non è riscontrata dalla ricostruzione della polizia: “Sono stati momenti molto concitati – dice a Repubblica una fonte investigativa – Ma a quanto pare non ci sono stati feriti”.

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“Queste cose – dice ancora scosso il ragazzo – non dovrebbero succedere mai in un liceo”. Lo studente è convinto che si tratti di un’aggressione di estrema destra: “Sono gli stessi che lanciano i fumogeni ai cortei. Domani qualcuno di noi dovrà andare in questura a cercare di riconoscerli anche se sarà complicato perché avevano il volto coperto”.

“Sono arrivati verso le 20″ continua lo studente. Hanno provato a passare dal cancelletto piccolo accanto all’accesso della scuola, che è chiuso da una catena. Con le mani hanno fatto passare i bastoni, mazze e cose del genere, li hanno infilati dentro. Due dei bastoni avevano delle lame sopra. Sarebbe potuto succedere un casino. Tra noi ci sono delle ragazze più piccole che fortuna non c’erano in quel momento”.

“Hanno lanciato una bomba carta, noi abbiamo provato a chiudere il cancello, uno di loro è caduto dentro e poi l’abbiamo fatto uscire”. Ora sul posto c’è la polizia. “Vengono perché contestano la nostra visione politica. Ci rompono sempre con i fumogeni, sono sempre gli stessi, per fortuna non ci sono stati feriti”.

L’occupazione è in corso da tre giorni. I ragazzi chiedono “un cambiamento”, e promuovono “un appello a un governo sta prendendo forma, perché non li dimentichi”.

“Poche ore fa, durante la nostra occupazione, mentre svolgevamo le attività programmate, un gruppo di fascisti, a volto coperto e armati di mazze, bastoni e attrezzi taglienti, ha fatto irruzione nel nostro Istituto”, scrivono gli studenti del collettivo. “Dopo aver lanciato una bomba carta all’interno della scuola, indirizzata ai ragazzi che erano in cortile, hanno aggredito fisicamente due nostri compagni con bastoni e armi da taglio”.

“Sono le iniziative portate avanti dagli studenti e dalle studentesse a rendere la nostra scuola realmente antifascista e  condivisibile da tutte e tutti. Di fronte ad un vigliacco attacco che ha messo a rischio la sicurezza dei nostri compagni, chiediamo la solidarietà di tutti gli studenti, di tutte le componenti scolastiche e delle altre scuole. Invitiamo tutti domani, alle 9,30, ad un presidio davanti alla nostra scuola per ribadire che questi ed altri atti violenti e squadristi non devono esistere e non saranno tollerati. Mostriamoci uniti nel riconoscerci tutti e tutte antifascisti”.

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