Scuola, torna il “Quotidiano in classe”: gli studenti esaminano i fatti dell’attualità attraverso tre fonti giornalistiche

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ROMA – Anche per l’anno scolastico 2022/2023 il progetto “Il Quotidiano in Classe”, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, prende formalmente il via nella scuola secondaria superiore italiana.

E’ così in decine di migliaia di classi delle scuole secondarie superiori di tutto il Paese, grazie al lavoro appassionato degli insegnanti italiani, si inaugura anche quest’anno la lezione settimanale dedicata alla lettura critica e comparata di tre diverse fonti giornalistiche per sviluppare la capacità di pensiero dei ragazzi, attraverso quella cultura del confronto, che è l’anima stessa del progetto.

Proprio per questo l’offerta informativa, espressione del miglior giornalismo di qualità, è tra le più ampie di sempre, allo scopo di fornire quel pluralismo delle opinioni che aiuti i ragazzi a capire i diversi punti di vista su uno stesso fatto e di maturarne uno proprio. Autonomo ed indipendente.

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I giornali

A partecipare al progetto sono anche quest’anno La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Stampa, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Il Messaggero, Il Secolo XIX, Il Gazzettino, Gazzetta di Parma, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Bresciaoggi, Gazzetta del Sud, Il Giornale di Sicilia, Corriere delle Alpi, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto, La Provincia Pavese e la Tribuna di Treviso.

L’adesione a “Il Quotidiano in Classe” prevede che l’insegnante interessato partecipi ad appositi corsi di formazione gratuiti, svolti in collaborazione con alcune prestigiose università, tesi a illustrare gli innovativi modelli didattici per introdurre professionalmente in classe la lezione settimanale con più fonti informative a confronto.

Lo stesso insegnante, terminati i corsi di formazione, riceverà gratuitamente un libro stampato appositamente per l’iniziativa, con i contributi di grandi docenti universitari italiani ed esteri, oltre che di prestigiose firme del giornalismo nazionale e internazionale, impegnate a mettere a fuoco i temi al centro delle possibili lezioni a scuola.

Il senso di cittadinanza

Terminata la fase formativa offerta ai docenti, cominceranno le lezioni in classe vere e proprie, dove grandi protagonisti saranno i fatti del nostro tempo, presentati agli studenti non solo per alimentarne la curiosità, la sete di sapere e per suscitare un maggior senso di cittadinanza; ma per mostrare loro come la medesima notizia possa esser letta da testate giornalistiche orientate diversamente, sviluppando così quel pensiero critico che è alla base di questa sfida.

Al termine delle lezioni in classe, un istituto di ricerca indipendente monitorerà gli effetti del progetto per verificare se l’iniziativa sia capace di far crescere o meno il pensiero critico dei giovani e il loro senso di appartenenza alla comunità, due capisaldi centrali nel percorso di rilancio di una moderna forma di educazione civica.

Al fianco dell’Osservatorio in tutti questi anni non hanno fatto mancare il loro sostegno 18 fondazioni di origine bancaria, oltre all’Acri, che hanno voluto condividere il valore e il significato strategico di questa iniziativa tesa a far crescere una generazione intellettualmente più libera e più padrona di sé stessa.

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“La testa per essere liberi”

“Crediamo in una scuola che alleni i giovani a pensare, a riflettere, a ragionare. Non semplicemente a memorizzare – dice il presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini – La memoria è destinata ad affievolirsi nel tempo e noi dobbiamo fornire agli studenti strumenti critici senza data di scadenza, metodi e processi intellettuali innovativi, che migliorano nel tempo, capaci di far trovare loro le soluzioni ai problemi complessi che affronteranno nella vita, usando la propria testa, l’ultima assicurazione che gli resta se vorranno essere uomini più liberi”.

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