L’Agcom ha adottato una sanzione di 23.580.000 euro nei confronti della società Viagogo AG per violazione delle norme in materia di secondary ticketing e le ha ordinato di rimuovere i contenuti illeciti ancora presenti sul sito entro sette giorni.
Biglietti dei concerti a prezzi enormi
L’istruttoria dell’Autorità ha accertato violazioni delle norme sulla vendita o sul collocamento sul sito di viagogo di titoli di accesso per 131 eventi – a prezzi superiori anche fino a sei/sette volte rispetto a quelli nominali – per i concerti di artisti come Maneskin, Vasco Rossi, Sting, Green Day, Dua Lipa, Pearl Jam, Placebo, Cesare Cremonini, Paolo Conte e Andrea Bocelli.
(agf)
Viagogo – ricorda una nota dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni – gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta essere titolare di sistemi di emissione. La normativa di riferimento – art. 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 – vieta la “vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione”. Viene fatta salva unicamente “la vendita ad un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali”.
Le violazioni
Le evidenze istruttorie – spiega ancora l’Agcom – hanno consentito di accertare violazioni della citata normativa per la vendita o comunque il collocamento sul sito www.viagogo.it di titoli di accesso per 131 eventi – a prezzi superiori anche fino a sei/sette volte rispetto a quelli nominali – relativi a concerti di importanti artisti italiani ed internazionali.
L’Autorità evidenzia che la pratica del secondary ticketing ha l’effetto di inflazionare i prezzi dei biglietti, aumentando le barriere per l’accesso dei consumatori e cittadini italiani a eventi culturali, anche a danno della comunità degli artisti, degli organizzatori di eventi e dei rivenditori primari. Ciò assume particolare rilevanza in un momento importante per la ripresa del settore degli eventi live, dopo l’interruzione forzata dovuta alla pandemia da Covid-19.
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