Semplificazioni, nella maggioranza si apre il fronte contro le nuove norme sui subappalti

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Alla vigila del vertice a Palazzo Chigi sulle nuove norme del decreto Semplificazioni, nella maggioranza si infiamma lo scontro tra i partiti, profondamente divisi sulla legge. In particolare, al centro della discussione ci sono alcuni punti del nuovo decreto, tra cui la proroga delle deroghe al codice degli appalti e l’innalzamento del tetto dei subappalti per le grandi opere. “La liberalizzazione del subappalto è una scelta inaccettabile”, attacca il pd Paolo Lattanzio, presidente del Comitato sulle infiltrazioni mafiose in epoca Covid in Commissione Antimafia. “L’innalzamento del tetto dei subappalti – prosegue – agevola offerte ribassiste che ci riportano indietro di anni e soprattutto espone lavoratori e lavoratrici ad un sistema di ricatto, perché le imprese saranno portate a “fare margine su materiali, paghe e sicurezza”. Il rischio, sostiene il dem, è anche “di spalancare l’accesso ai fondi del Pnrr alla criminalità organizzata”.

Semplificazioni, governo diviso, vertice a Palazzo Chigi

Contesta le nuove norme anche Stefano Fassina, deputato di LeU. “La bozza del decreto va riscritta da capo nella parte che riguarda gli attacchi – dice – La velocizzazione degli appalti non ha nulla a che fare con la liberalizzazione dei sub-appalti e le gare al massimo ribasso. È una copertura per continuare a comprimere le retribuzioni e i diritti dei lavoratori, innanzitutto il diritto alla sicurezza. A quanto vogliono innalzare le morti giornaliere sui cantieri i cosiddetti ‘semplificatori’? Quanto vogliono favorire il banchetto delle criminalità organizzata?”. Poi, Fassina lancia un appello a Draghi e ai ministri: “Il governo si fermi. Il Pnrr cosi porta all’ancient regime e alla restaurazione”.

E mentre il segretario della Cgil, Maurizio Landini, oggi in un’intervista a Repubblica si dice “pronto allo sciopero” perchè il dl semplificazioni “è indecente”, Nicola Fratoianni sottolinea che le nuove norme “semplificano le attività di chi non ha rispetto del lavoro persone e delle regole, e di chi cerca solo il massimo profitto possibile, a tutti i costi”. Questo perchè, dice Fratoianni, “nel mondo degli appalti e dei subappalti si annidano lavoro nero, salari da sfruttamento, precarietà, infiltrazioni mafiose, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro?”.

Landini: “Sugli appalti una scelta indecente, pronti allo sciopero generale”

Mentre dunque i partiti di sinistra sono contrari al decreto, il centrodestra ribadisce di essere favorevole alla norma che prevede la deroga degli appalti. “Le bozze del dl Semplificazioni vanno nella giusta direzione – chiosa Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato – una Soprintendenza unica per le opere del Pnrr e un nuovo sistema di norme per velocizzare le procedure di autorizzazione sono passaggi irrinunciabili, insieme all’ampliamento delle deroghe per il Codice degli appalti”. Tema, quello della tutela del paesaggio, affrontato oggi anche dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che ha ribadito a Repubblica come la salvaguardia dei beni artistici del nostro Paese sia un “dovere costituzionale”.

Beni culturali, Franceschini: “Più veloci su Recovery e rinnovabili, ma il Belpaese va tutelato”

Anche dalla Lega arriva il sì al nuovo decreto dal leader Matteo Salvini. Intervistato da La Stampa, l’esponente del Carroccio ha spiegato: “La via d’uscita finale su cui stiamo lavorando è l’azzeramento del codice degli appalti e l’utilizzo delle norme europee che sono più veloci e snelle. E io darei ai sindaci i poteri diretti sulle grandi opere”.

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