Serie A, spareggio per scudetto e retrocessione in caso di arrivo a pari punti

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Scudetto e retrocessione, in caso di arrivo a pari punti, saranno decisi da uno spareggio. Spettacolo che si aggiunge allo spettacolo per la prima e la terzultima posizione della classifica della Serie A. Una proposta avanzata mercoledì dal primo Consiglio di Lega della nuova stagione e che adesso cercherà l’approvazione del Consiglio Federale, previsto entro la fine di giugno. 

Come funziona lo spareggio per lo scudetto?

Dalla stagione 2022/2023, che inizierà a metà agosto causa Mondiale invernale, se due squadre chiuderanno il campionato in testa, a pari punti, giocheranno uno spareggio in gara secca. Partita che si disputerà in un campo neutro individuato all’inizio della stagione. Nell’ipotesi che siano tre o più squadre ad arrivare prime con gli stessi punti, entrerà in gioco la classifica avulsa (data dalla somma dei punti negli scontri diretti tra le squadre interessate). Le prime due giocheranno lo scontro diretto. Il tricolore, dunque, potrebbe essere assegnato dopo novanta emozionanti minuti.

Come funziona il pareggio per la salvezza?

Le modalità sono le stesse. In caso di arrivo a pari punti si giocherà lo scontro diretto per evitare la terzultima posizione, l’ultima delle tre che condanna alla retrocessione in Serie B. Anche in questo caso, con tre o più squadre a pari punti sarà la classifica avulsa a decidere le due meritevoli di giocarsi l’ultima chance allo spareggio.

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E per le coppe europee?

Per le posizione della classifica che determinano l’accesso alla Champions, all’Europa League e alla Conference, così come tutte le altre, varranno le vecchie regole. Quindi se due o più squadre con gli stessi punti loterranno per posizioni diverse dalla prima e dalla terzultima, a decidere l’ordine saranno gli scontri diretti (per due squadre) o la classifica avulsa (per tre o più squadre). Manca, adesso, il via libera del Consiglio Federale.

Il precedente: Bologna-Inter del ’64

Solo una volta lo scudetto è stato assegnato attraverso spareggio. Era il 7 giugno 1964 e a trionfare fu il Bologna contro l’Inter. All’Olimpico di Roma la squadra di Fulvio Bernardini vinse 2-0 e conquistò il settimo e per ora ultimo scudetto della sua storia. I nerazzurri di Herrera, pochi giorni prima, avevano sollevato al cielo la Coppa Campioni. I rossoblù dedicarono quel tricolore a Renato Dall’Ara, il presidente scomparso da poco. E a cui è intitolato lo stadio di Bologna.

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