Settimana della scienza pop, il culmine oggi con la Notte dei Ricercatori: mille iniziative in piazza

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No, non è la notte della ricerca. E’ la Notte dei Ricercatori, uomini e donne in carne e ossa, quella promossa dalla Commissione Europea per il 17esimo anno consecutivo in tutto il continente. Anticipata dalla settimana della scienza, che si è aperta lunedì 26, la Notte dei Ricercatori concentra la maggior parte dei suoi appuntamenti venerdì 30. “Noi scienziati siamo percepiti come individui un po’ strani. La Commissione con questa iniziativa ha voluto portarci in strada, a parlare con la gente, facendoci diventare il più possibile pop con l’obiettivo di spingere i giovani, in particolare le ragazze, verso le carriere scientifiche”.

Matteo Martini, scienziato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, presiede Frascati Scienza, uno degli otto progetti che animeranno la Notte dei ricercatori in Italia. Con 450 iniziative in programma questa settimana da Nord a Sud, Frascati Scienza è uno dei più attivi – oltre che il più vecchio – fra i consorzi di enti di ricerca, università e laboratori che partecipano all’iniziativa.

“E noi per strada ci scendiamo davvero” racconta Martini. “Una delle nostre iniziative storiche si chiama infatti ricercatore da strada. Indossiamo magliette e berretti fucsia con i loghi della Notte dei ricercatori e rispondiamo alle domande della gente. Chi ci incontra può chiederci proprio tutto ciò che vuole”. La hit parade citata da Martini comprende (ma eravamo prima del Covid) come è nato l’universo, l’origine della vita, il rapporto tra scienza e fede e, più prosaicamente, chi paga la ricerca.

Il ritorno in presenza

La settimana della scienza si è fermata per la pandemia nel 2020, è ripresa in parte da remoto nel 2021 e quest’anno è interamente in presenza. Gli eventi sono i più vari. L’unica cosa ridotta al minimo, perché lontana dallo spirito dell’iniziativa, sono le conferenze con i relatori su un palco. Nella maggior parte dei casi scienziati e pubblico si ritrovano a tu per tu. Si va dai Carabinieri Ris di Roma che simuleranno un’ispezione sulla scena del crimine, all’ente di ricerca sull’agricoltura Crea che ripercorrerà la storia di un chicco di grano dal campo alla tavola. A Rende (Cosenza), verrà messo in mostra il mondo dell’ulivo e dell’olio. All’università di Roma Tre gli ingegneri spiegheranno come è fatto un motore e i geologi costruiranno il modellino di un vulcano capace di eruttare. A Firenze si ricorderanno i 10 anni dalla scoperta del bosone di Higgs e a Cagliari verrà presentata la figura di una donna scienziata, Eva Mameli Calvino, grande botanica e madre di Italo. Sempre a Firenze i ricercatori si sfideranno nella gara “180 secondi di scienza”. Vincerà chi saprà rispondere meglio in 3 minuti alle domande del pubblico. Una gara simile è prevista a Perugia. “La missione che ci ha affidato la Commissione Europea – spiega Martini – non è far venire gli appassionati di scienza. Siamo noi ricercatori che dobbiamo raggiungere chi di scienza non si è interessato mai e incuriosirlo”.

Un migliaio di iniziative

Le iniziative in totale sono quasi un migliaio. Per orientarsi è stato creato un sito https://www.nottedeiricercatori.it/ che è però suddiviso secondo gli otto progetti, non per data, per argomento o per città. Molto a spanne si può dire che Frascati Scienza (che organizza il progetto Leaf) e Sharper coinvolgono un po’ tutta la penisola, mentre Society si concentra sull’Emilia Romagna, Bright-Night sulla Toscana, Streets su Campania e Lazio meridionale, Superscienceme su Calabria e Basilicata, U-Night infine è centrata su Torino (con gli eventi dedicati a Piero Angela).

Per alcune iniziative è prevista la prenotazione, mentre altre sono liberi. Organizzarsi in tempo e dedicare qualche sforzo alla ricerca degli appuntamenti è necessario, e può non essere semplicissimo, ma questo accade perché l’Italia ha da sempre uno dei programmi più ricchi di tutta l’Unione Europea.

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