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Sofia Goggia, brutta caduta nel superG di Cortina. Vince Elena Curtoni, Brignone quarta

Le immense salite e le orribili ricadute. Il giorno dopo il successo in discesa, Sofia Goggia crolla malamente nel superG di Cortina vinto da un’immensa Elena Curtoni, 31 anni: per lei è il 2° successo in carriera dopo quello in discesa a Bansko 2020 e il 3° podio della stagione sempre in superG (2^ a St.Moritz, 3^ in Val d’Isere). La valtellinese più veloce di 9 centesimi dell’austriaca Tamara Tippler, 3^ a +26 lascia la svizzera Michelle Gisin. Quarta Federica Brignone (a 32 centesimi) che si prende anche la leadership della specialità togliendola a Sofia.

Goggia ancora giù. Elena, mascherina leopardata, si mette le mani sugli occhi e gira la testa per non vedere la compagna che tracolla: la bergamasca, dopo una brusca frenata, alla curva successiva divarica gli sci, le ginocchia si aprono violentemente, vola e rimbalza di schiena sulla neve. Poco dopo si rialza, toccandosi gli arti, rimette gli attrezzi e a testa bassa scende sulle proprie gambe al parterre.

Sci, a Cortina un altro trionfo per Sofia Goggia: vince in discesa una settimana dopo la caduta di Altenmarkt

Elena lascia il leaders corner per seguirla e accertarsi delle sue condizioni: “Era sotto choc, speriamo non sia niente di grave. Peccato, per me una giornata dolce amara”. La prima diagnosi parla di una presunta distorsione al ginocchio sinistro. La commissione medica Fisi valuterà nelle prossime ore la situazione a Milano e nel tardo pomeriggio sono in programma aggiornamenti. Sul corpo di Sofia, in questi anni, si sono accumulati ormai molti infortuni di cui alcuni davvero seri.

L’ultimo, l’anno scorso, quando a una settimana dai Mondiali proprio a Cortina cadde fuori gara a Garmisch: fratturale del piatto tibiale destro e addio campionati. Una settimana fa altra brutta caduta nella discesa di Altenmarkt, per fortuna senza troppo danni. Sull’Olympia delle Tofane, 4 anni fa, vinse la prima discesa e saltò pericolosamente nella seconda. A due settimane dalle Olimpiadi.

Quindi sì, giornata dolce amara per l’Italia, oltre che per Curtoni, che sa cosa significa sfortuna e dolore: nel 2017 era stata 4^ nella classifica del superG poi, nella primavera successiva, si ruppe astragalo e malleolo della gamba sinistra e nell’autunno crac del legamento crociato e menisco del ginocchio destro. Addio Olimpiadi in Corea.



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