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Soldati ucraini uccisi filmati davanti al muro: il sospetto dell’esecuzione

Questo video sta aprendo un dibattito internazionale. Mostra un gruppo di soldati ucraini morti davanti un muro nel Donbass, non lontano da Lysychansk: la città occupata due settimane fa. Il reporter americano Patrick Lancaster intervista un comandante ceceno, che ricostruisce la battaglia in quelle case. Il ceceno sostiene che il suo reparto ha circondato gli ucraini e poi gli ha offerto la resa. Ma i soldati di Kiev hanno scelto di non alzare le mani e lottare fino alla fine: l’ufficiale russo dice che sono stati uccisi dalle mitragliatrici e dai lanciagranate durante il combattimento. La sua ricostruzione però lascia numerose perplessità: la posizione dei corpi, raggruppati davanti a un muro, fa infatti pensare a un’esecuzione. L’ipotesi – che nasce solo dall’esame delle immagini – è che i prigionieri ucraini siano stati raggruppati, poi assassinati e quindi con le granate si sia cercato di rendere impossibile l’identificazione delle ferite. Davanti ai cadaveri, poi, si vede un piccolo drone e altri equipaggiamenti che sembrano essere stati messi lì appositamente. In assenza di osservatori neutrali, però, non esiste la possibilità di verifiche. Il video è stato registrato da Patrick Lancaster, un giornalista americano che segue le truppe russe e ha un suo canale youtube. Lancaster, nato nel Missouri e con un passato militare nell’Us Navy, dal 2014 lavora come reporter indipendente nelle Repubbliche secessioniste filorusse e dall’inizio dell’invasione si muove insieme ai soldati di Mosca.

di Gianluca Di Feo



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