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“Sono convintamente antisemita”: lo strafalcione del sindaco che nega la cittadinanza a Segre di Antioco Fois

“Sono convintamente antisemita”. Lo ripete più volte il sindaco di Gualdo Cattaneo, Enrico Valentini, a garanzia della propria buona fede nel votare contro il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Uno strafalcione reiterato in diretta, nella seduta in videoconferenza di venerdì 16 aprile, quando il consiglio comunale del borgo in provincia di Perugia discuteva la mozione presentata dal gruppo di opposizione di centrosinistra “Territorio Comune”. Lo stesso primo cittadino che, un anno fa, aveva invitato la popstar americana Jennifer Lopez ad abitare nel piccolo comune di cui è amministratore. Il sindaco è scivolato a ripetizione, nello spiegare come la senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto non avesse legami con Gualdo Cattaneo e quindi mancasse dei requisiti per ricevere l’onorificenza. E per chiarire che il pregiudizio politico non c’entra, Valentini precisa che lo stesso sarebbe valso se al posto di Liliana Segre la stessa proposta fosse stata avanzata per Norma Cossetto, giovane istriana uccisa e gettata nelle foibe, perché anche lei “non è collegata al territorio”. Certo, un altro conto sarebbe stato se i consiglieri avessero votato “tutti quanti convintamente per Gualdo Cattaneo città antisemita”, ha detto il primo cittadino. A conclusione di un intervento accorato, pronunciato “come se fossi tra amici”, un consigliere fa notare al malcapitato sindaco il reale significato del termine antisemita. Valentini, visibilmente imbarazzato, si corregge: si trattava “dell’accezione contraria”, è stato un “lapsus contrario”, “mi scuso se è stato interpretato male, è esattamente l’opposto”.

Di Antioco Fois



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