Spagna, si presenta nudo in tribunale: “La legge mi autorizza, non è esibizionismo osceno”

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MADRID – Un informatico spagnolo di 29 anni, Alejandro Colomar, si è presentato nudo all’ingresso della Città della Giustizia di Valencia, tra la sorpresa della squadra di sicurezza che sorvegliava i locali, con l’intenzione di assistere al suo processo dopo essere stato multato dal tribunale amministrativo per non aver indossato abiti in pubblico. Il giovane, che lavora per una società nordamericana, risulta essere un recidivo in queste tipo di sanzioni: alle spalle, infatti, ha anche un’altra condanna per essere entrato nudo anche in una stazione di polizia, accumulando multe per un totale di quasi 3.000 euro. Secondo elDiario.es, l’informatico valenciano sostiene che si tratti di “una pratica legale” e, quindi, difende il suo diritto di esercitarla.

“Sarei voluto entrare nudo”, ha dichiarato Colomar alla stampa fuori dal tribunale, ma gli agenti della Guardia civil, che sorvegliavano gli ingressi, lo hanno costretto a rivestirsi e, dopo una lunga discussione, lo hanno finalmente autorizzato a partecipare alla sua udienza. “Sono sempre andato in spiagge per nudisti fin da bambino e non ho mai avuto problemi con la nudità. Un giorno ho guardato su Internet e ho visto che era legale e ho iniziato a farlo”, ha sottolineato il nudista.

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“È molto probabile che la questione finisca davanti alla Corte costituzionale”, ha dichiarato il suo avvocato Pablo Mora, secondo cui il suo cliente ha ricevuto le multe per una presunta violazione dell’articolo 37 della “legge bavaglio“, che si riferisce all’esibizionismo osceno. “Quello che contestiamo è se andare nudi per strada sia effettivamente reato”, ha sottolineato il legale, rimarcando come la legge a riguado, infatti, non sia “chiara”. Anche Colomar ha dato forza alle parole del suo avvocato: “Sono stato multato perché la polizia fondamentalmente non conosce le leggi”, ha commentato, “e ora dimostrerò che anche legalmente posso andare in giro così”.

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