Spalletti: “Non ho ricevuto offerte per andare altrove. Resto a Napoli? Lo dica la società…”

Pubblicità
Pubblicità

NAPOLI –  L’addio di Luciano Spalletti non è stato ancora scritto, ma alla vigilia della sfida al Maradona contro l’Inter il diretto interessato ne ha fatto intuire – per esclusione – le motivazioni. “Non ho un problema di motivazioni: sarei pronto eventualmente a ripartire a mille all’ora. L’organico è molto forte e metterci le mani dopo questa stagione non sarebbe difficile, perché la strada per migliorarlo ancora è sufficientemente chiara. Il mio rapporto con la città e i tifosi è straordinario: posso dire serenamente che ho ricevuto più quello che ho dato, anche se al Napoli ho dedicato in questi due anni le mie energie al cento per cento.  Aggiungo inoltre che con De Laurentiis ho messo in chiaro tutto, non ho fatto richieste economiche per rimanere e tanto meno ho ricevuto offerte da altre squadre: chi scrive questo, sta dicendo una bugia”, ci ha tenuto a precisare il tecnico toscano, facendo il punto della situazione senza troppi giri di parole.

Spalletti e Mourinho, divorzi all’italiana

“Tarpare le ali? Non capisco la frase di De Laurentiis”

“Non so cosa significhi tarpare le ali, dovete chiederlo al presidente. Questa cosa non è inerente al discorso della scorsa settimana a cena. Per quello che avrò da fare io, non ci vogliono le ali, ma un paio di stivali. Non devo volare da nessuna parte. Sul contratto bisogna che ridica le stesse cose di una settimana fa. Lo dirà la società. Ho definito tutto in quella cena che abbiamo fatto. Ho chiarito da quella sera, poi se volete continuare le interpretazioni, fatelo pure”.

Spalletti rifiuta il rinnovo, il futuro a Napoli è in bilico

“Mi sembra di aver capito di dover vincere la Champions”

Spalletti non sta meditando di andare via per motivi economici. “Non c’è stata necessità di fare nessuna trattativa. Non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare alcuna clausola, non ho da far niente”. Il vero motivo è un altro e anche per esclusione tutti gli indizi portano al rapporto ormai logoro tra il tecnico e De Laurentiis. “A fine stagione faccio sempre le mie valutazioni, le ho fatte anche dopo il primo anno. Mi sono fatto certe domande dopo il terzo posto, quando siamo stati contestati. Me lo sono chiesto il primo giorno della seconda stagione e me lo chiedo anche adesso. Bisogna lottare per vincere la Champions League, mi pare di aver capito”.

I dubbi di Spalletti, l’addio di Giuntoli: la coppia scudetto pronta a salutare Napoli

Così ha detto subito dopo la vittoria dello scudetto il presidente, senza preoccuparsi all’apparenza di mettere ulteriori pressioni sulla panchina. “Mai e poi mai vorremmo deludere le aspettative dei nostri tifosi. Qui c’è una città che rimette a posto anche eventuali difficoltà. E’ una città veramente particolare, è difficile trovarle da altre parti. Questo ti fa andare al di là del tuo massimo. Quando si parla di venire a fare l’allenatore qui, bisogna avere ambizioni forti. Detto ciò, io paure non ne ho, quando sono arrivato la situazione era molto più difficile”.

A margine la presentazione della sfida con l’Inter. “Noi abbiamo tanti stimoli per la sfida con l’Inter. Questi calciatori hanno grande autodisciplina. Forse la cosa più stimolante è un’altra: le abbiamo battute tutte le squadre di questo campionato, meno l’Inter. Questo è stimolante. Faccio i complimenti all’Inter per la finale di Champions, li faccio pure alla Roma di Mourinho e alla Fiorentina di Italiano. Questi risultati sono importantissimi per il nostro calcio”. Vincere e fermarsi. Tutto lascia pensare che Spalletti abbia in mente questo.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source