Spezia-Lazio 3-4, il riscatto di Acerbi: segna al 90′ e scaccia una settimana di polemiche

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LA SPEZIA  – A volte il destino sa essere generoso. Dopo una settimana di polemiche, Acerbi si riscatta alla grande: da capro espiatorio per il gol beffa con il Milan mette lo zampino decisivo nel rocambolesco 3-4 di La Spezia e regala alla Lazio una notte almeno al 5° posto davanti ai cugini della Roma. E’ stata una vittoria soffertissima quella della squadra di Sarri che, se non altro, ha avuto la forza e il merito di credere sempre nel poter rimediare a una serata nata male per colpa di tre disattenzioni difensive. La sconfitta sa di beffa per lo Spezia che, dopo aver a lungo sognato il ritorno alla vittoria, si ritrova di nuovo, per la terza giornata di fila, con un pugno di mosche in mano e deve ancora tribolare prima di poter intravedere lo striscione del traguardo salvezza.

<<La cronaca della gara>>

Sarri fa fuori Leiva e Luis Alberto

Sarri per l’occasione ha deciso di rinfrescare il centrocampo escludendo a sorpresa Leiva e Luis Alberto per dare spazio a Cataldi e a Basic. In difesa ha confermato, malgrado le polemiche, Acerbi e ha restituito una maglia a Marusic, preferendolo a Radu. Sul fronte opposto Motta, vista anche la squalifica di Erlic, è tornato al 4-2-3-1 rilanciando Reca, Maggiore e Verdi. La mossa di Sarri non è stata fortunata: dopo 9’ infatti proprio un’indecisione di Basic, che si è perso l’uomo in marcatura su una punizione-cross di Verde, ha consentito a Amian di insaccare di testa da pochi passi dopo una sponda di Hristov.

Provedel salva lo Spezia, Immobile pareggia su rigore

La Lazio ha avuto un’immediata reazione d’orgoglio che l’ha portata per cinque volte a rendersi pericolosa nel giro di un quarto d’ora: in due circostanze con il solito Immobile poi con una serpentina in area di Felipe Anderson, infine con una conclusione di Basic, prontamente respinta da Provedel. Nel mezzo c’è stato anche un rigore reclamato dai giocatori biancocelesti per una caduta in area di Zaccagni sull’uscita di Provedel ma Pairetto ha fatto giustamente proseguire poiché il portiere bianconero è intervenuto in anticipo sul pallone. Il rigore per la Lazio è stato, però, rimandato solo di qualche minuto. Dopo un’altra prodezza di Provedel su Milinkovic-Savic, infatti, lo stesso serbo, con un palleggio aereo in area ha mandato in affanno Nikolaou che ha intercettato ingenuamente la sfera con un braccio: penalty ineccepibile che Immobile ha trasformato (33’) con freddezza.

Pasticcio Cataldi-Patric, Agudelo segna il 2-1

Gara raddrizzata? Macché. Neppure 2’ e lo Spezia è tornato avanti approfittando di un’altra pasticcio difensivo della Lazio: un retropassaggio di Cataldi, troppo forte, ha messo in difficoltà Patric che si è fatto rubar palla da Agudelo, bravo a involarsi solitario verso la porta e a scavalcare Strakosha con un pregevole pallonetto. La Lazio si è sbilanciata e per poco non ha incassato il 3-1 realizzato da Verde al 45’ con un gran sinistro dal limite ma dopo essere partito in posizione di fuorigioco.

Hristov rimedia a una sfortunata autorete di Provedel

La Lazio è tornata in campo determinata ma per pareggiare ha avuto bisogno di un pizzico di buona sorte (54’): un pallone calciato di destro da Zaccagni, rientrato da sinistra, è finito sul sul palo e poi è carambolato in rete dopo aver sbattuto sul corpo di Provedel. Come già successo in precedenza, però, allo Spezia sono bastati meno di 2’ per tornare di nuovo avanti: su punizione dalla sinistra di Verde, Hristov è svettato più in alto di tutti e ha infilato il pallone di testa sotto l’incrocio. Sarri a questo punto si è giocato la carta Luis Alberto e lo spagnolo, mettendosi alle spalle di Milinkovic-Savic qualche grattacapo in più, effettivamente, allo Spezia lo ha dato. Non a caso lo zampino sul 3-3 (68′) lo ha messo proprio lui con un lancio millimetrico per lo stesso centrocampista serbo che si è liberato di forza di Reca e ha infilato Provedel con un preciso sinistro.

Palo di Zaccagni, Acerbi sigla il gol-vittoria

Rinfrancata, la Lazio ha insistito, consapevole di poter far valere sul piatto della bilancia il peso della propria maggior qualità. E dopo aver visto un destro di Luis Alberto sfiorare il bersaglio, un sinistro di Zaccagni venir beffardamente respinto dal palo a Provedel battuto, è riuscita finalmente a mettere la testa avanti proprio al 90′: Luis Alberto, ancora lui, ha recuperato palla e servito Immobile che ha trovato di nuovo la risposta di Provedel; la respinta è arrivata nella zona del numero 10 spagnolo, la cui conclusione è diventata un assist per Acerbi, bravo a trovare lo spiraglio giusto con un pallonetto d’esterno. Per il difensore è il giorno della catarsi, il giorno per scrollarsi di dosso tante, esagerate critiche.

SPEZIA-LAZIO 3-4 (2-1)
Spezia (4-2-3-1): Provedel; Amian, Hristov, Nikolaou, Reca; Maggiore (37′ st Bastoni), Kiwior; Verde (34′ st Antiste), Agudelo (37′ st Kovalenko), Gyasi; Manaj (44′ st Salcedo). (1 Zoet, 40 Zovko, 21 Ferrer, 31 Sher, 39 Nguiamba, 44 Strelec, 77 Bertola). All.: T. Motta.
Lazio (4-3-3): Strakosha; Lazzari, Acerbi, Patric (41′ st Luiz Felipe), Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi (48′ st Leiva), Basic (14′ st Luis Alberto); Felipe Anderson (48′ st Romero), Immobile, Zaccagni. (25 Reina, 31 Adamonis, 6 Leiva, 8 Akpa Akpro, 11 Cabral, 16 Kamenovic, 18 Romero, 26 Radu). All.:
Sarri.
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Reti: nel pt 9′ Amian, 33′ Immobile (rig), 35′ Agudelo; nel set 9′ Provedel (aut), 12′ Hristov, 23′ Milinkovic-Savic, 45′ Acerbi.
Angoli: 5 a 4 per la Lazio.
Recupero: 0′ e 4′.
Ammoniti: Zaccagni, Manaj, Amian, Kovalenko per gioco falloso.
Spettatori: 10mila circa.

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