La storia è incredibile e ha fatto il giro del mondo. I protagonisti sono due coppie. Una di novelli sposi, Gaetano Rossi e Licia Pietroluongo di Cassino in provincia di Frosinone. L’altra di lunga data, Keith e Karen Bratt, canadesi di Alberta. A unirli una fede dorata e un viaggio identico, ma al contrario.
Dopo le nozze lo scorso 24 aprile, Licia e Gaetano erano partiti per la luna di miele. Avevano scelto il Messico, un resort sull’oceano. Qui però Licia, professoressa, preside del liceo classico ‘Carducci’ di Cassino, con un tuffo, aveva perso la fede disegnata dal marito. Non c’era stato nulla da fare, dovevano ripartire per il Canada e lasciare l’anello negli abissi.
Keith Bratt aveva fatto il viaggio opposto. Desiderava da sempre nuotare con le tartarughe marine per questo aveva scelto il Messico per festeggiare il suo trentesimo anniversario di matrimonio.
Al contrario di Licia, ma nello stesso giorno, con un tuffo da appassionato di immersioni, aveva notato sul fondo dell’oceano la fascia d’oro. Brillava.
“Ho capito subito che si trattava di un anello”, ha detto Bratt raccontando al Toronto Star la sua immersione il primo maggio nelle limpide acque della baia di Akumal, sulla Riviera Maya.
“Era proprio come il ‘Signore degli Anelli’. Potevo letteralmente vederlo che giaceva sul fondo dell’oceano”. Si trovava a quasi cinque metri sotto la superficie. Con l’aiuto di una guida locale, chiamata per recuperarlo senza disturbare i coralli e le creature marine, è riuscito a prenderlo. Ha guardato la fede, il nome Licia scritto per intero, la data delle nozze del 24 aprile incisa all’interno.
Karen, sua moglie, si è commossa. Insieme hanno cominciato a cercare inutilmente tra gli ospiti del resort. Erano troppi, impossibile trovarli. Ma non si sono arresi. L’11 maggio, Bratt si è rivolto al potere dei social media e ha pubblicato le foto dell’anello su Facebook. Il suo post è stato condiviso più di 200 mila volte, con migliaia di commenti, è partita una caccia internazionale.
Dopo 48 ore e a più di 4 mila chilometri di distanza, Licia Pietroluongo che nel frattempo era arrivata in Canada in visita a parenti in Quebec, ha visto il post su Facebook, ed è scoppiata in lacrime. “L’anello! L’anello! Hanno trovato l’anello!”
I familiari canadesi della professoressa si sono messi in contatto con Keith. Licia e il marito nel frattempo erano tornati in Italia, ma con l’aiuto della cugina Anna Carlomusto per la traduzione, si sono parlati al telefono. Nonostante la barriera linguistica, Bratt ha detto di aver “quasi pianto” quando finalmente ha sentito la voce di Licia. “È stato stupefacente. Una conversazione bellissima. Erano felici!”.
Dovranno aspettare un po’ per avere l’anello, ma già saperlo al sicuro è un sollievo che ha dell’incredibile. Bratt ha provveduto a spedirlo dall’Alberta al cugino di Licia Pietroluongo in Québec, che poi lo porterà con sé in Italia a giugno.
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