Stati Uniti, la Corte suprema boccia il ricorso contro la nuova legge anti aborto del Texas

Pubblicità
Pubblicità

WASHINGTON – Stop all’aborto in Texas oltre le sei settimane. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha formalmente negato la richiesta di bloccare la legge dello Stato americano che vieta la maggior parte degli aborti.

Texas, la studentessa va “fuori tema” e difende il diritto all’aborto alla cerimonia di diploma : il video diventa virale

Il ricorso alla Corte era stato presentato d’urgenza, a ridosso dell’entrata in vigore, avvenuta ieri, di una restrittiva legge sull’aborto in Texas, che impedisce il ricorso all’interruzione di gravidanza dopo sei settimane, anche in caso di stupro o incesto.

La decisione è stata presa grazie alla maggioranza di 5 giudici conservatori, dei quali tre sono stati nominati dall’ex presidente Donald Trump. Il capo della Corte, il conservatore moderato John Robert, si è opposto assieme ai tre magistrati progressisti.

La legge, firmata lo scorso maggio dal governatore repubblicano Greg Abbott, vieta l’interruzione volontaria di gravidanza dal momento in cui è percepibile il battito del cuore dell’embrione, ovvero attorno alla sesta settimana di gravidanza.

Secondo i sostenitori del diritto all’aborto, questo equivale a un divieto tout-court, visto che sono pochissime le donne che si accorgono di una gravidanza prima di sei settimane, soprattutto quando non è voluta. L’unica eccezione prevista dal provvedimento texano, che è stato formulato in modo da evitare i blocchi legali disposti dai tribunali in altri Stati conservatori, è quella del pericolo per la salute della donna.

Stati Uniti, la retromarcia dei vescovi: sì alla comunione a Biden e politici pro-aborto

Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva attaccato la legge, assicurando che il diritto all’aborto “stabilito quasi cinquant’anni fa” sarà difeso e protetto da quella che ha definito la “legge radicale” entrata in vigore in Texas. Il presidente si è scagliato contro la nuova legge, definendola “estrema”. Viola “palesemente” i diritti delle donne, ha aggiunto Biden, e “danneggia in maniera significativa” l’accesso alle cure mediche.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source