Stati Uniti, la Fda vieta a Juul la vendita di sigarette elettroniche

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La Food and Drug Administration (Fda), ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha ordinato alla società Juul di ritirare le sue sigarette elettroniche dal mercato americano. È l’ultimo colpo inferto all’azienda leader del settore, accusata di aver portato numerosi adolescenti a usare questi prodotti. L’azione fa parte di un ampio sforzo da parte della Fda per portare un controllo scientifico sui prodotti dell’industria multimiliardaria.

Secondo l’ente governativo, Juul non ha prove sufficienti per dimostrare che la commercializzazione dei suoi prodotti “sarebbe appropriata per la protezione della salute pubblica”. Mentre dallo scorso autunno ha approvato le richieste di autorizzazione di sigarette elettroniche di altre aziende, le autorità hanno rimandato la decisione sui dispositivi Juul fino a oggi. Per rimanere sul mercato, infatti, le aziende devono dimostrare che i loro prodotti sono utili alla salute pubblica. In pratica, ciò significa dimostrare che i fumatori adulti che utilizzano i prodotti hanno maggiori probabilità di smettere o di ridurre l’uso di nicotina. 

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Le sigarette elettroniche sono apparse per la prima volta negli Stati Uniti più di dieci anni fa con la promessa di fornire ai fumatori un’alternativa meno dannosa. I dispositivi riscaldano una soluzione di nicotina in un vapore che viene inalato, evitando molte delle sostanze chimiche tossiche prodotte dalla combustione del tabacco. Ma gli studi hanno raggiunto risultati contrastanti sul fatto che aiutino davvero i fumatori a smettere. E gli sforzi della Fda sono stati rallentati dalle lobby del settore e da interessi politici contrastanti.

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La questione ha assunto una nuova urgenza nel 2018, quando le Juul – ad alto contenuto di nicotina e dal sapore fruttato – sono diventate una nuova moda tra gli studenti delle scuole medie e superiori. L’azienda ha dovuto affrontare una serie di indagini federali e statali sulle sue pratiche di marketing, che comprendevano la distribuzione gratuita di prodotti a concerti e feste organizzate da giovani influencer. Nel 2019, l’azienda è stata costretta a sospendere tutte le pubblicità e a eliminare i gusti dolci e fruttati.

Nata dall’idea di due studenti dell’Università di Stanford, Juul è stata lanciata nel 2015 e nel giro di due anni ha raggiunto la vetta del mercato del vaping. Juul, che è parzialmente di proprietà del gigante del tabacco Altria, rappresenta quasi il 50% del mercato statunitense delle sigarette elettroniche. 

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