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Stati Uniti, nominato un procuratore speciale per indagare sulle carte segrete trovate a casa di Biden

L’attorney general degli Stati Uniti Merrick Garland ha nominato Robert Hur procuratore speciale per indagare sui documenti classificati trovati nell’ex ufficio privato e in casa di Joe Biden. La nomina è arrivata poche ore dopo che la Casa Bianca ha reso noto che gli assistenti di Biden hanno trovato documenti contrassegnati come riservati in due luoghi all’interno della sua casa a Wilmington, nel Delaware. I documenti si trovavano in un deposito nel garage di Biden e in una stanza adiacente, secondo quanto riferito dalla presidenza americana.  Le carte “sono state spostate per errore”, ha detto uno degli avvocati del presidente americano in un comunicato.

Il procuratore generale Garland ha firmato oggi un ordine che autorizza il consulente speciale ad indagare sulla “possibile rimozione e conservazione non autorizzata di documenti classificati e altre carte scoperte presso il Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement e nella residenza privata del presidente “. Hur, è stato nominato dall’allora presidente Donald Trump, e dal 2017 al 1918 è stato assistente del vice procuratore generale Rod Rosenstein. Quindi ha assunto l’incarico di procuratore generale del Maryland e fino a oggi è stato uno dei partner dello studio legale Gibson, Dunn & Crutcher, a Washington.

“Condurrò l’indagine assegnata con giudizio equo, imparziale e spassionato. Intendo analizzare i fatti in modo rapido e completo, senza paura o favoritismi, e onorerò la fiducia riposta in me per svolgere questo servizio”. Sono queste le prime parole pronunciate da Hur dopo l’ufficializzazione della sua nomina.

Documenti classificati ritrovati nell’ex ufficio di Biden: rischia le stesse accuse di Trump ma il caso è decisamente diverso

 “Il Congresso deve indagare” sulla vicenda dei documenti top secret, risalenti all’epoca dell’Amministrazione Obama-Biden”. E’ quanto chiede lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, che accusa l’Amministrazione Biden di avere usato la legge “diversamente” in base alle posizioni politiche delle persone coinvolte. Il riferimento è alla vicenda dei documenti classificati trovati nella residenza di Mar-a-Lago dell’ex presidente Donald Trump. “Hanno trattato Biden in un modo e Trump in un altro”, ha detto McCarthy, sottolineando che la prima scoperta dei documenti classificati in possesso di Biden risaliva a prima delle elezioni di midterm, ma è stata resa nota solamente negli ultimi giorni.

“Come ho detto all’inizio di questa settimana, la gente sa che considero i documenti classificati una cosa seria. Ho anche detto che stiamo collaborando pienamente e completamente con il Dipartimento di Giustizia nell’ambito della sua indagine”, ha assicurato Biden. “Come parte di tale processo – ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti secondo quanto riporta la stampa americana – i miei avvocati hanno controllato altri luoghi in cui i documenti relativi al periodo in cui ero vicepresidente sono stati archiviati e hanno terminato la revisione la scorsa notte”. “Hanno scoperto un piccolo numero di documenti con contrassegni classificati in aree di archiviazione e armadi portadocumenti nella mia casa e nella mia biblioteca personale”, ha precisato Biden.



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