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Stefano Pontecorvo, l’italiano che sta gestendo l’aeroporto di Kabul durante la crisi

C’è un italiano a gestire i giorni convulsi all’aeroporto di Kabul, preso d’assalto dagli occidentali in fuga e dagli afghani che vogliono lasciare il paese. Si tratta di Stefano Pontecorvo, già ambasciatore italiano in Pakistan e oggi Senior Civilian Representative della Nato in Afghanistan.

E’ Pontecorvo, 63 anni, che è il riferimento di tutte le diplomazie mondiali per quello che sta avvenendo a Kabul. Pontecorvo ha anche fatto dei tweet proprio da lì, specificando che il giorno dopo le scene di disperazione che sono state registrate allo scalo, la situazione è più tranquilla.

“Essenziale il ruolo che la NATO svolge per tenere operativo l’aeroporto internazionale e consentire al paese di non essere isolato dal mondo”, scrive su Twitter l’ambasciatore.

Pontecorvo è un diplomatico di lungo corso con grande esperienza nell’area e in Afghanistan in particolare, avendo seguito da vicino il ruolo del contingente italiano di Herat. Dal 2013 al 2015, prima di essere mandato a guidare l’ambasciata di Islamabad, è stato diplomatic advisor alla Difesa con i ministri Di Paola, Mauro e Pinotti. “Ha seguito – si legge sul suo curriculum nel sito Nato – direttamente gli eventi in Afghanistan vista la presenza del grande contingente militare italiano”.

Pontecorvo ha retwittato la posizione di Guido Crosetto sulla necessità di dare rifugio alle donne afghane: “Il primo modo – scrive Crosetto, retwittato da Pontecorvo – per combattere l’integralismo talebano, oggi, è dare rifugio ed aiuti a chiunque rischia di essere perseguitato del nuovo regime ed a quelle che sarebbero le prime vittime: le donne che hanno creduto di poter essere libere di scegliere”.



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