Stellantis rilancia in Cina, punta alla maggioranza della jv con GAC Group. Prestito Sace verso la restituzione anticipata

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TORINO – Stellantis riorganizza e rilancia la sua presenza in Cina, nel giorno in cui l’agenzia Bloomberg anticipa che il gruppo è pronto a restituire, con un anno di anticipo, il prestito da 6,3 miliardi erogato a marzo 2020 a Fiat Chrysler Automobiles da Intesa Sanpaolo e garantito all’80% da Sace. L’azienda non commenta l’indiscrezione di stampa, ma sarebbe questione di ore. Forse già domani i soldi verranno restituiti. Uno degli effetti della liquidità di Stellantis che, chiudendo la linea di credito un anno prima, risparmierà parte degli interessi.

L’ultimo passo sul fronte Asia prima della presentazione del nuovo piano di sviluppo messo a piunto dall’ad Carlos Tavares è l’annuncio dell’intenzione di aumentare dal 50% al 75% la sua partecipazione azionaria nella joint venture GAC-Stellantis formata nel marzo 2010. Il progetto di avere la quota di maggioranza  – sottolinea una nota diffusa prima dell’apertura dei mercati azionari – “è un elemento fondamentale del piano di Stellantis per la costruzione di nuove basi per la sua attività in Cina” e “razionalizzare le operazioni” nel Paese.

Nel corso del 2022 la situazione del gruppo euro-americano nel Paese del Dragone si chiarirà. Dongfeng Motor, azionista di Psa dal 2021, sta continuando a ritirarsi dal capitale di Stellantis. I cinesi ora hanno il 3,2% di azioni. Gli accordi presi con la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot prevedono che Dongfeng deve cedere tutte le loro quote entro la fine del 2022. Nel corso sempre del 2022 GAC Group (Guangzhou Automobile Group Motor Company) e Stellantis collaboreranno con lo scopo di completare le formalità dell’accordo che prevede la crescita delle quote azionarie, che rimane soggetto all’approvazione del governo cinese. Si tratta di una “un cambiamento possibile grazie al nuovo quadro normativo che consente ulteriori investimenti stranieri nelle joint venture esistenti, a partire da gennaio 2022”, si spiega nella nota in cui il gruppo annuncia la crescita di quote.

Già a settembre Stellantis aveva annunciato che avrebbe creato un’organizzazione operativa semplificata “Stellantis Jeep” per sviluppare il marchio in Cina. La joint venture è ora in grado di supportare l’efficienza di questa strategia integrata “One Jeep” in Cina, focalizzata sullo stabilimento produttivo di Changsha che sta attualmente preparando il lancio del modello Compass”. Le attività dello stabilimento di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, saranno tutte trasferite a Changsha, nello Hunan. Obiettivo del trasloco? La stessa GAC che in Cina produce Compass, Renegade e un modello dedicato al mercato cinese. il Grand Commander, Suv medio-grande da sette posti, aveva spiegato la necessità di “aumentare il tasso di utilizzo degli impianti e ridurre i costi”. Meglio concentrare tutto in un solo sito, quello di Changsha, che ha una capacità produttiva di circa 160 mila unità.

L’annuncio fatto da Stelllantis è legato all’incremento delle quote nell’azionariato di GAC Group, mentre il gruppo, che vuol far crescere il marchio e la redditività in Cina, spiegherà le strategie per aggredire il mercato asiatico il prossimo primo marzo, giorno della presentazione ad Amsterdam del piano da parte dell’ad Tavares. Ulteriori dettagli sui progetti e sugli obiettivi di Stellantis (partecipata dalla holding Exor, che controlla l’editore di Repubblica) verranno fissati all’interno del piano strategico globale, dopo che la Casa nata dalle nozze tra Fca e Psa nel corso del 2021 ha già stretto diversi accordi. Uno su tutto quello con Foxconn per quanto riguarda i microchip e la joint venture Mobile Drive per i servizi digitali a bordo delle vetture di domani.

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