Stellantis, Tavares: “Nel 2025 sarà elettrico il 38% delle auto che venderemo in Europa”

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MILANO –  Stellantis ha fissato i primi obiettivi per la sua strategia elettrica. Entro il 2025 tutte le auto passeggeri del gruppo automobilistico vendute in Europa avranno una versione con motore totalmente elettrico o ibrido plug-in. Lo ha affermato l’amministratore delegato Carlos Tavares durante l’assemblea degli azionisti, convocata oggi per approvare il bilancio 2020. Un obiettivo molto vicino a quello indicato per l’Europa (dove l’elettrificazione riguarderà il 98 per cento della gamma) è stato dato anche per gli Stati Uniti, dove l’offerta elettrica (full o ibrida plug-in) riguarderà il 96 per cento dei modelli in vendita.

Tavares ha anche svelato gli obiettivi che Stellantis ha indicato sulle vendite. Se nel 2021 le auto con alimentazione elettrica in Europa rappresenteranno il 14 per cento delle vendite totali, questa percentuale è prevista salire al 38 per cento nel 2025 e al 70 per cento nel 2030. Negli Stati Uniti il ritmo di marcia dell’elettrico sarà invece più lento: nel 2021 la previsione è che le vendite rappresentino il 4 per cento del totale, che salirà al 31 nel 2025 e al 35 nel 2030. L’amministratore delegato ha detto anche che a breve verrà annunciato un accordo per la realizzazione di un impianto per la produzione di batterie negli Stati Uniti, che si aggiungerà a quelli di Douvrin in Francia e di Kaiserlautern in Germania, che diventeranno operativi rispettivamente nel 2023 e nel 2025. In Europa ci sarà spazio per un’ulteriore fabbrica di batterie, sulla cui collocazione sono già in corso delle valutazioni.  

Ferrari: l’annuncio di Elkann, nel 2025 il primo modello totalmente elettrico

A partire da fine 2023 debutteranno nel gruppo Stellantis le prime due piattaforme comuni su cui verranno realizzati tutti i modelli elettrificati di taglia “medium” e “large”, che saranno seguite nel 2024 da una nuova piattaforma per i Suv di grandi dimensioni e per i pick up. Fino al 2025 le utilitarie elettriche continueranno a essere costruite sulle evoluzioni delle piattaforme attuali, mentre dal 2026 ne arriverà una nuova di zecca, anche questa per tutte le auto del gruppo. L’autonomia minima per le vetture più piccole sarà di 500 chilometri in modalità puramente elettrica, per quelle più grandi sarà invece di 800 chilometri.

L’assemblea di Stellantis è stata aperta dal presidente John Elkann, che ha sottolineato come in un anno “difficile ed impegnativo” qual è stato il 2020 il management e gli azionisti di Fca e di Psa sono riusciti a costruire “qualche cosa di nuovo e di molto speciale. Non dobbiamo dimenticare che Fca e Psa hanno dato vita a questa unione ambiziosa ed entusiasmante raggiungendo risultati straordinari e dimostrando una grande resilienza contro ogni tipo di avversità”. Elkann ha detto che con l’amministratore delegato Tavares “vediamo la sua nascita non come un punto di arrivo, quanto come l’inizio di un nuovo viaggio entusiasmante. Lavorare insieme in questi primi mesi è stato molto arricchente sia professionalmente che personalmente, possiamo dire di avere iniziato nel migliore dei modi”.

Il lavoro sull’organizzazione del nuovo gruppo va avanti secondo i tempi prestabiliti: “Stiamo ultimando le nomine per le posizioni di leadership, al fine di creare un team ben equilibrato tra Fca e Psa, e sono lieto di annunciare che un quarto di questi ruoli sarà ricoperto da donne”, ha affermato Elkann, insistendo sulla svolta tecnologica e ambientale: “Stellantis ha la tecnologia, le dimensioni e l’ambizione per rispondere alle sfide di una nuova era, ma anche e soprattutto per dare forma al futuro della mobilità con prodotti e servizi innovativi e sostenibili”.

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