Strage piazza Fontana 52 anni dopo, Mattarella: “Fu attacco alla democrazia, decisiva risposta di popolo”

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Sono trascorsi 52 anni, ma anche oggi Milano, come ogni anno, ricorda la strage di piazza Fontana,quella bomba esplosa nel salone centrale della Banca nazionale dell’agricoltura che provocò 17 morti, 88 feriti e diede l’avvio a quella che poi è stata definita la Strategia della tensione, una stagione che ha segnato l’Italia tra terrorismo, morti ed eversione.

Quella sera in piazza Fontana

A ricordare il 12 dicembre 1969 è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La risposta unitaria, solidale, di popolo contro il terrorismo, e contro tutti i terrorismi che insanguinarono l’Italia dopo piazza Fontana, è risultata decisiva per isolare, sradicare e quindi sconfiggere l’eversione. La prova a cui l’Italia venne sottoposta fu drammatica. Ma vinse la democrazia, e con essa prevalsero i valori di cui la Costituzione è espressione. Anche per questo è necessario fare memoria”. Il presidente ricorda “il micidiale ordigno che 52 anni or sono venne fatto esplodere nella sede della Banca nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano – ricorda il capo dello Stato – distrusse vite innocenti, sconvolse il Paese, diede avvio a una scia di sangue e terrore che la nostra comunità riuscì a fermare solo dopo anni di impegno e sofferenze. La memoria di quel feroce attentato resta indelebile nella storia della Repubblica. Venne concepito ed eseguito allo scopo di colpire la democrazia nata dalla lotta di Liberazione, di interrompere il processo di crescita nella partecipazione e nei diritti, di volgere in senso autoritario le istituzioni volute dalla Carta costituzionale.

Strage di piazza Fontana, a Milano commemorazione ed eventi nel 52esimo anniversario

Le lunghe vicende processuali hanno lasciato vuoti e verità non pienamente svelate. Si tratta di ferite aperte, non soltanto per le famiglie delle vittime, ma per la Repubblica intera. Tuttavia, nonostante manipolazioni e depistaggi, emerge nettamente dal lavoro di indagine e dalle sentenze definitive la matrice eversiva neofascista e l’attacco deliberato alla vita democratica del Paese.Tutto questo è stato chiaro ben presto alla città di Milano e alla comunità nazionale. La risposta unitaria, solidale, di popolo contro il terrorismo, e contro tutti i terrorismi che insanguinarono l’Italia dopo piazza Fontana, è risultata decisiva per isolare, sradicare e quindi sconfiggere l’eversione. La prova a cui l’Italia venne sottoposta fu drammatica. Ma vinse la democrazia, e con essa prevalsero i valori di cui la Costituzione è espressione. Anche per questo è necessario fare memoria. La democrazia è un bene prezioso che va continuamente difeso e ravvivato. E l’unità che il nostro popolo ha saputo manifestare, quando l’aggressione ha riguardato i diritti fondamentali della persona e le basi stesse della convivenza, costituisce un patrimonio tuttora prezioso. Passare il testimone alle generazioni più giovani vuol dire trasmettere quella civiltà che è frutto di storia, di cultura, di sacrificio e intelligenza collettiva”, conclude Mattarella.

Oggi, alle 16,37 – momento dell’esplosione – ci sarà la cerimonia di commemorazione davanti all’edificio di piazza Fontana, con la posa delle corone e l’esecuzione del Silenzio.

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