Stranger Things riporta Milano agli anni ’80: insegne al neon e paninari (di nuovo) in piazza Duomo

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E’ stato il simbolo della Milano del boom economico e dell’Italia dei Caroselli. Un’immagine, quella della facciata di Palazzo Carminati ricoperta dalle insegne pubblicitarie al neon, che faceva assomigliare piazza Duomo a Times Square o a Piccadilly Circus. Con quello stesso palazzo, che può permettersi il lusso di guardare in faccia il Duomo, di nuovo ricoperto dalle insegne dei marchi che hanno plasmato l’immaginario di quel decennio. Anzi, del 1986: esattamente l’anno in cui è ambientata “Stranger Things 4”, la serie culto di Netflix che ha fatto fare al cuore di Milano un salto indietro nel tempo.

(fotogramma)

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Dopo l’anteprima del 26 maggio, con 7mila fan che hanno potuto assistere su un maxischermo allestito sotto all’Arengario al primo episidio della quarta stagione, Milano ha continuato a vivere negli anni 80. E un po’ anche a Hawkins, la cittadina-scenario di Stranger Things. Ed è proprio per celebrare l’uscita della serie, che Netflix ha “aperto un varco spazio-temporale” in piazza Duomo. Finita nel “Sottosopra”, dicono, ovvero nel misterioso e oscuro luogo in cui Will Byers si è perso nella prima stagione.

(fotogramma)

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Con Palazzo Carminati su cui, prima, è scattato il conto alla rovescia tra giochi di luci e colori e, poi, sono ricomparse le insegne con i brand degli anni ’80. E poi i taxi gialli, le cabine telefoniche, una pista di pattinaggio (Rink-o-mania), la passione per i fast food, un’edicola con l’Hawkins Post e sì, anche Il Paninaro. Fino all’autobus su cui salire con tanto di “foto opportunity che riproduce il Sottosopra.

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