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Studenti in piazza in tutta Italia contro l’Alternanza scuola-lavoro

ROMA – Tornano in piazza, in almeno trenta piazze d’Italia. In nome di Lorenzo, 18 anni, “sangue del nostro sangue”, colpito alla testa otto giorni fa da una putrella d’acciaio di 150 chili nell’ultimo giorno di stage formativo trascorso in un’azienda di carpenteria della provincia di Udine. Si erano mossi subito, la scorsa settimana, gli studenti organizzati nei sindacati più larghi: l’Uds, la Rete degli studenti medi. E con loro nuove organizzazioni figlie del lockdown e della scuola a singhiozzo: la Lupa, per esempio, che raduna i lcei e gli istituti scolastici di Roma. Al Pantheon, questi, erano stati manganellati dalla polizia, ma avevano fissato gli appuntamenti successivi, a partire da oggi: quella morte in cantiere aveva scosso le coscienze.

A Torino ci sono già state cariche della polizia per fermare il corteo. Gli studenti, che si sono radunati in Piazza Arbarello, sono duecento e hanno provato a spostarsi tutti insieme, ma la questura aveva autorizzato solo una manifestazione statica: esistono restrizioni per l’attribuzione della zona arancione a tutto il Piemonte.

Alternanza scuola-lavoro, gli studenti processano gli stage in azienda: “Basta lavorare gratis”

Sono tornati a radunarsi in Piazza Primo Maggio a Udine (ore 9), la città dove Lorenzo Parelli viveva e studiava, ora riferimento nazionale della manifestazione. Quindi a Bologna in Piazza Memoriale della Shoah e a Cagliari in Via Roma (tutti i due presidi sono iniziati alle ore 9,30). Ancora, sotto l’Ufficio scolastico di Bari (ore 10), a Bergamo in Via Pradello (ore 12). A Firenze, a Como e a Pavia, a Mantova, Verona, Vicenza, Padova e Treviso. Ogni organizzazione ha deciso in maniera autonoma se provare a sfilare in corteo.

In altri territori le manifestazioni ci saranno il pomeriggio: Genova in Piazza Matteotti e Milano in Piazza Messori (ore 15,30), a Napoli raduno in Piazza dei Martiri e a Lucca al Caffè delle Mura (ore 16), a Roma in Piazzale Esquilino (qui alle 16,30), a Salerno sulla spiaggia Santa Teresa e a La Spezia in Prefettura (ore 18,30). Sit-in e flash mob sono annunciati anche a Viterbo, Latina, Martina Franca e Potenza.

La madre di Lorenzo: “Ora giustizia, ma no a speculazioni sulla fine di mio figlio”

Bianca Chiesa, Unione degli studenti: “Da anni sosteniamo la necessità di corsi di sicurezza sul lavoro a scuola e che non si può considerare didattica ciò che sfrutta, ferisce e uccide”.

Tommaso Biancuzzi, Rete degli studenti medi: “Lorenzo è morto durante un’attività che il ministero dell’Istruzione considerava formativa. Non vogliamo un’istituzione che ci insegni che il lavoro è morte e precarietà”.



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