Stupro di Capodanno, “sugli slip della vittima il dna di un uomo misterioso”

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La terribile vicenda dello stupro di Capodanno ora diventa un giallo. Nel processo sullo stupro subito da Bianca (nome di fantasia per tutelare la privacy della vittima, ndr) spunta infatti un uomo misterioso. Sugli slip della ragazza è stata infatti trovata una traccia di Dna non compatibile con quello dei ragazzi finiti sotto inchiesta per le violenze.

La novità è arrivata direttamente in aula, quando è stato ascoltato Filippo Barni, tenente colonnello dei carabinieri e comandante della sezione Biologia del reparto investigazione. Il militare dell’Arma ha esordito così: “Il Dna trovato sugli slip della ragazza, nell’area perivaginale, non l’abbiamo potuto attribuire a nessuno dei soggetti coinvolti”. Nemmeno a Patrizio Ranieri, imputato di violenza sessuale di gruppo in attesa di sentenza.

Stupro di Capodanno, la vittima: “Mi sono svegliata con dolori dappertutto e piena di graffi. La mia amica non mi ha aiutato”

Per ora l’uomo misterioso, riporta il Corriere della Sera, ha solo un nome tecnico: “2.2”. I giudici in aula hanno subito chiesto al carabiniere di chiarire quanto appena rivelato: “Solo per avere conferma: questo profilo maschile che avete rilevato non coincide con quello di Ranieri, Fabrizio Ralli, Claudio Nardinocchi e dei due minorenni accusati?”. Immediata la replica: “Non è il loro”. L’elemento non muta la ricostruzione della Procura sulle terribili ore vissute da Sara quella notte.

Per la procura la ricostruzione dello stupro è confermata. Per la difesa degli imputati l’occasione è ovviamente buona per cercare di proteggere gli assistiti. Per la serie: “Sono stati altri ragazzi, arrivati dopo, a violentare Bianca”. Il dito degli avvocati è puntato contro il gruppo di Primavalle, arrivato nella villa dell’incubo dopo la mezzanotte. Tra loro c’è Gabriel Petrazzi, 21 anni, incensurato e indagato per minacce e porto abusivo di armi, perché avrebbe intimorito con una pistola Simone Ceresani, il nipote dell’ex premier Ciriaco De Mita: “Te la scarrello addosso”.

Anche Ceresani, oggi 23enne, è stato ascoltato, ricordando uno degli episodi più spiacevoli del Capodanno 2020: “Patrizio, il ragazzo con la maglietta sporca del sangue di Sara, in mia presenza ha insultato la ragazza, dicendole che non valeva un c…, che era una t…”. Poi l’intervento della “Pugile”, la figlia della showgirl allora minorenne: “Lei ha difeso Bianca e Patrizio ha smesso”.

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