Stupro di gruppo su due minorenni, 5 indagati nel Savonese

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Ancora uno stupro, ancora una violenza di gruppo. Vittime due ragazzine minorenni, mentre cinque ragazzi, tra cui un minore, sono accusati della violenza e di aver girato un video di quello che hanno fatto per farlo circolare sui social.
I fatti si sarebbero verificati in un garage di Alassio, in provincia di Savona. I cinque, età fra i 17 ed i 24 anni, sono finora indagati per i reati di violenza sessuale di gruppo e adescamento di minori, ma se venisse accertato che hanno girato il video e che questo è finito sui social, rischiano anche una incriminazione per revenge porn e detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Gli accertamenti sui cellulari dei ragazzi, che sono sequestrati dai carabinieri su ordine dei magistrati della Procura di Savona e della Procura presso il Tribunale dei Minori,  verranno affidate ad un perito in una udienza apposita venerdì prossimo.
Non è stato facile raccontare quanto avvenuto per i genitori delle due ragazzine che hanno denunciato ai carabinieri quanto riferito loro dalle figlie.  E non è stato facile per le due ragazzine, ma alla fine i fatti sono saltati fuori. La violenza si sarebbe verificata diverse settimane fa, in un garage di pertinenza di una abitazione di Alassio.  Appena le ragazzine hanno avuto la forza di raccontare tutto ai genitori, questi hanno immediatamente presentato la denuncia.
Subito sono partite le indagini effettuate con grande delicatezza e riservatezza dai militari dell’Arma, che, conoscendo bene il territorio e gli abitanti, sono stati  punto di riferimento naturale per i genitori delle vittime. Le indagini si sono svolte rapidamente ed hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei giovani, quattro di età che varia dai 23 ai 24 anni indagati dalla Procura del Tribunale di Savona e un quinto – che di anni ne ha 17 – dal Tribunale dei Minori. Sono tutti accusati di reati molto gravi.
“E’ stata fissata davanti alla Procura della Repubblica di Savona, dottoressa Venturi, un’udienza per accertamenti non ripetibili il 21 maggio”, ha riferito all’Ansa Erik Bodda, l’avvocato di uno degli indagati. “Sarà nominato un perito che dovrà esaminare alcuni supporti informatici e telefoni cellulari sequestrati, ma al momento nulla di più, le indagini sono ancora in corso. Non ci sono state misure cautelari e il mio assistito – ha aggiunto – è a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

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