Sul “New York Times” l’estate italiana di violenze sulle donne

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L’orrore ripreso in video dello stupro di Palermo, le violenze sessuali di gruppo sulle bambine nell’abbandono di Caivano, i numeri dei femminicidi e degli abusi in Italia, i muscoli securitari dello Stato e i mancati investimenti nelle aree fragili del Paese, le frasi maschiliste sulle molestie, il megafono dei social e delle tv. 

Giambruno, compagno di Giorgia Meloni: “Se eviti di ubriacarti, non ti stuprano”. Le opposizioni: “Intervengano la premier e Mediaset”

L’estate italiana di violenze sulle donne finisce sul New York Times, che arriva a Caivano, alla periferia di Napoli, con la sua corrispondente Gaia Pianigiani il giorno prima del maxi blitz. 

E pubblica un lungo articolo dal titolo “I casi di stupro catturano l’attenzione dell’Italia e mettono in luce le fratture culturali”. Sottotitolo: “Un’estate di crimini orribili, tra cui gli stupri di gruppo di due giovani ragazze, ha posto nuova attenzione sull’atteggiamento del Paese nei confronti delle donne e sul ruolo amplificante dei social media”. Ci sono i casi di cronaca e la critica a Giorgia Meloni e al suo compagno Andrea Giambruno, le voci delle reti di tutela delle donne e le richieste dei cittadini che vivono a due passi dai luoghi delle violenze.

Sul Nyt c’è, quindi, il racconto degli stupri nel Parco Verde di due ragazzine di appena 10 e 12 anni, andati avanti per mesi, ed emersi solo questa estate. E si ricorda come pochi giorni prima erano venuti fuori i video e i fermi immagine di una ragazza di 19 anni trascinata e abusata da numerosi ragazzi. E prima ancora le cronache quotidiane di “donne accoltellate, colpite da colpi di arma da fuoco o avvelenate dai loro partner o da persone a loro conosciute”.

Quando la premier Meloni è arrivata a Caivano, “prima donna italiana a ricoprire la carica, e la prima dell’estrema destra, trascura le numerose questioni relative alle donne, concentrandosi invece su legge e ordine e definendo i crimini ‘barbari’”, scrive il New York Times.

E non va meglio con il suo compagno, il giornalista Giambruno, di cui il Nyt ricorda una frase (e le rabbiose polemiche seguite): “Se le donne evitassero di ubriacarsi, potrebbero evitare di farsi trovare dal lupo”, aveva detto il conduttore che si era poi difeso, nel silenzio della premier.

L’ultima bacchettata è per i giudici, perché “l’idea che le azioni o l’abbigliamento delle donne possano scatenare la violenza permea anche i tribunali italiani, dove la sessualità e la violenza sessuale non sono ancora sempre differenziate”. E l’esempio va a Firenze dove il tribunale ha assolto due 19enni ritenendo che ci fosse stata una “percezione errata del consenso”. Casi su cui, rammenta il Nyt, è arrivata la condanna della Corte europea dei diritti umani e delle autorità delle nazioni unite.

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