Sull’Ucraina convergenze tra Crosetto di Fdi e Guerini del Pd: incontro al Salone del libro

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TORINO – Stanno su fronti opposti, ma quando affrontano questioni strategiche e temi di politica internazionale il ministro della Difesa Guido Crosetto (Fdi), e il presidente del Copasir Lorenzo Guerini (Pd), hanno visioni che coincidono. Come sintetizza il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, esprimono “una convergenza di valori, di contenuti e di approcci strategici sulle questioni di fondo internazionali”.

Crosetto e Guerini al Salone del Libro di Torino, durante la presentazione dell’ultimo libro di Molinari, “Il ritorno degli imperi”, si confrontano con il direttore e con la direttrice del Circolo dei Lettori, Elena Loewenthal, sul conflitto Russia- Ucraina, sui rapporti con la Cina e sulla debolezza di Europa e Stati Uniti. “In Ucraina la guerra continua, non conosce orari, pause, festività – dice Crosetto – e io, con la stessa intensità con cui cadono le bombe, cerco una via per la pace, cerco di fare sedere a un tavolo i due contendenti”.

Per il ministro della Difesa la reazione non solo del presidente dell’Ucraina, Zelensky, ma di tutto il popolo, ha rappresentato una sorta di rivoluzione: “È un popolo che di fronte a una guerra di conquista territoriale, che pensavamo non potesse più tornare, ha deciso di difendersi. Prima si pensava che alla guerra ci si potesse opporre arrendendosi. L’Ucraina ci insegna che le nazioni sono tornate a difendersi combattendo, che non c’è pace senza libertà. Cosa che deve far riflettere anche sul ruolo delle forze armate”.

Guerini gli fa eco sostenendo che “l’Europa aveva espulso la guerra come modalità per regolare i rapporti. Perché le democrazie non si fanno la guerra tra di loro”. E ha aggiunto: “L’aggressione russa, quindi, è una sfida non solo all’Ucraina, ma al sistema di sicurezza dell’Europa”. E la Cina? “Gli strumenti del multilateralismo sono in crisi e gli Stati Uniti in questa vicenda sono paralizzati – rimarca Guerini -. La Cina, dentro la crisi, può vantare una vittoria diplomatica: ha legato a sé la Russia e, ci piaccia o no, sarà parte fondamentale del mondo che verrà”.

Per il ministro Crosetto “il vero confronto globale sarà tra un occidente molto diviso e incapace di avere una linea univoca e un monolite che è la Cina. Una Cina che sta già conquistando l’Africa”. Soluzioni per evitare il dominio del Dragone? “Non esportare la democrazia nei Paesi liberi – dice Crosetto – ma la ricchezza, la sanità, la cultura, lo sviluppo per combattere le autarchie”.

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