Svezia, Larsson: “Quanto successo a Eriksen ci ricorda che calcio non è la cosa più importante del mondo”

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SIVIGLIA – Domani allo stadio la Cartuja di Siviglia la sua Svezia affronterà la Spagna, in una gara che si annuncia durissima. Oggi il centrocampista dell’AIK Sebastian Larsson, nella conferenza stampa di presentazione del match, ha voluto parlare a nome di tutta la nazionale svedese di quello che è successo ieri a Christian Eriksen in campo a Copenaghen. “Riguardo i terribili eventi di ieri, le nazionalità non contano. Christian è un collega, un essere umano. Non vediamo l’ora di rivederti Chris. Il calcio non è la cosa più importante del mondo, e situazioni simili ce lo ricordano”.

La vigilia agitata

Larsson ha parlato dello stato d’animo suo e dei propri compagni quando, all’atterraggio in Spagna, hanno saputo del malore che aveva colto il centrocampista danese nel match contro la Finlandia. “Non eravamo tranquilli. Speravamo in notizie positive. Le volevamo, come tutti. Non possiamo certo dire che ci sentiamo alla grande oggi. Tutti noi abbiamo pensato a Christian e alla sua famiglia. Speriamo che Chris si avvii alla guarigione e torni presto”. Ad agitare lo spogliatoio svedese, oltre al forfait di Zlatan Ibrahimovic, nei giorni scorsi sono stati anche i casi di positività al Covid di Dejan Kulusevski e Mattias Svanberg, in isolamento a Stoccolma.

Una sfida difficile

Larsson ha fatto i complimenti a Simon Kjaer per la prontezza con cui ha soccorso Eriksen e guidato i compagni in un momento difficile. “Essere capitano è una responsabilità e Simon ha fatto qualcosa di incredibile – ha detto – Ora dobbiamo pensare alla partita di domani. Dovremo fare del nostro meglio, la Spagna è molto forte”. La Svezia nelle qualificazioni ha incontrato due volte le Furie Rosse, perdendo in trasferta per 3-0 e pareggiando nel ritorno a Solna. “Non siamo riusciti a batterli, ma abbiamo avuto buone sensazioni”, ha detto il commissario tecnico Janne Andersson, anche lui intervenuto in conferenza.

Il caldo di Siviglia

Il ct svedese ha poi precisato che la squadra gialloblù farà ritorno in Svezia “il giorno dopo la partita”. Quanto al fattore ambientale, ha commentato: “Sappiamo che farà incredibilmente caldo, siamo preparati”. Infine, un riferimento al fatto che i giocatori di Danimarca e Finlandia abbiano deciso di riprendere a giocare dopo il malore che ha colpito Eriksen: “Non è facile comprendere lo stato d’animo dei giocatori in giorni simili”.

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