Svizzera, bocciato il referendum per vietare la sperimentazione sugli animali

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Gli svizzeri hanno bocciato oggi un’iniziativa popolare per un divieto assoluto degli esperimenti su esseri umani e animali. Il testo è stato respinto da circa il 79% dei votanti. La proposta in esame era estremamente radicale: oltre a vietare ogni tipo di sperimentazione sugli esseri viventi, uomini o animali, proibiva anche l’importazione di prodotti sviluppati con questi esperimenti.

L’iniziativa è comunque ufficialmente archiviata essendo già stata respinta dalla maggioranza richiesta dei 26 cantoni della Confederazione.

La Svizzera è un paese con un’importante industria farmaceutica e numerosi istituti di ricerca. E già in altre tre occasioni gli elettori avevano respinto a larga maggioranza proposte in questo senso: nel 1985 con il 70%, nel 1992 con il 56% e nel 1993 con il 72%.

In Svizzera c’è già una legge molto severa in proposito, introdotta nel 2008. Per ogni esperimento di laboratorio è richiesta un’autorizzazione: i richiedenti devono dimostrare che i benefici della ricerca superano le sofferenze inflitte agli animali e che non esistono alternative alla sperimentazione animale. In media in Svizzera si fanno ogni anno esperimenti su 600mila animali, in maggioranza topi, ratti o uccelli, ma anche cani e gatti.

Gli svizzeri hanno inoltre bocciato il pacchetto di misure a favore dei media ed il referendum promosso dalla sinistra e dai sindacati per contestare l’abolizione della tassa di bollo sul capitale propri (circa il 63% di No). L’unico oggetto in votazione a livello federale approvato è l’iniziativa sul tabacco che ha ottenuto la maggioranza dei cantoni e circa il 56% di voti a favore. Gli svizzeri hanno accettato di proibire la pubblicità del tabacco nei siti a cui abbiano accesso bambini e adolescenti. In tal modo la Svizzera si allinea al resto dei Paesi europei, la maggior parte dei quali ha adottato già anni fa regole severe sulla pubblicità del tabacco.

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