Tennis, per Djokovic niente Grande Slam: Medeved vince gli Us Open

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Niente Grande Slam per Novak Djokovic. Il serbo è stato infatti sconfitto dal russo Daniil Medvedev nella finale degli Us Open con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-4 in due ore e 20 minuti di gioco, nonostante l’affetto del pubblico statunitense che lo ha spinto fino all’ultima palla. Per il russo, che è il numero 2 del mondo, si tratta della prima vittoria di un major in carriera.

“Congratulazioni a Daniil, se c’era qualcuno che meritava un titolo Slam in questo momento sei tu”, ha detto Djokovic a fine partita, in lacrime. “Prima della partita ho pensato a cosa avrei detto sia se avessi vinto che se avessi perso. Anche se non ho vinto, il mio cuore è pieno di gioia perché mi avete fatto sentire speciale su un campo da tennis. Avete toccato il mio animo, non mi ero mai sentito così a New York. Vi voglio bene, ci rivediamo presto”.

Da quando è iniziata la cosiddetta “era Open” nel 1968, il Grande Slam (composto da Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open) è stato vinto nel tennis maschile solamente una volta, nel 1969, dall’australiano Rod Laver, oggi 83enne e presente in tribuna per assistere alla finale.

Arrivato in finale concedendo un solo set lungo il cammino, Medvedev interrompe la striscia di 27 vittorie di fila in un torneo Major del numero uno del mondo, negandogli anche quel ventunesimo Slam che gli avrebbe permesso di staccare anche Federer (col quale condivide il primato di finali, 31) e Nadal, fermi a 20.

Sul campione serbo ha influito probabilmente un mix di pressione e stanchezza (compresa quella accumulata nella semifinale vinta al quinto set contro Zverev), fatto sta che Djokovic ha mancato la grande chance di entrare nella leggenda, offrendo in campo solo l’ombra del campione che è. Ma dove finiscono i demeriti del serbo, iniziano quelli di Medvedev.

Il venticinquenne russo ha fatto leva sul servizio, non ha mostrato segni di debolezza anche se all’ultimo il braccio ha un pò vacillato: nel terzo set avrebbe potuto già chiudere i conti quando è andato al servizio sul 5-2 ma al primo match point ha inanellato due doppi falli che tradivano tutta l’emozione del momento. Ma Djokovic, quasi in lacrime davanti all’affetto di un pubblico che non voleva vederlo arrendersi, non ne aveva più. A scrivere la storia è oggi un ragazzo di Mosca.

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