Ancora applausi per Jannik Sinner. L’altoatesino bissa la semifinale di Indian Wells e, anche nel secondo masters 1000 consecutivo – quello in corso a Miami – si giocherà il pass per la finale.
Gli applausi sono per il modo in cui ha vinto contro il finlandese Emil Ruusuvuori: 6-3, 6-1 in un’ora e 14 minuti. Un paio in più rispetto al quarto di finale contro il russo Rublev.
Un ruolino di marcia impressionante. Soprattutto i progressi visti da un torneo all’altro. Se il match contro il finlandese è iniziato in sordina, poi l’escalation dell’azzurro ha mostrato la differenza di qualità e non c’è stata più storia.
Sinner ha preso il pallino del match, ha alzato i giri, la sua palla è diventa più pesante e veloce, ingestibile per l’avversario.
Ma il numero uno italiano – ora virtualmente numero 9 del mondo – ha superato anche un altro ostacolo che gli si è frapposto davanti dopo aver incassato il primo set: un ostacolo naturale, la pioggia. La sospensione avrebbe potuto cambiare l’inerzia della sfida. I due sono stati costretti agli spogliatoi sull’1-1 nella seconda frazione. Ma, al ritorno in campo, Sinner non ha lasciato un game a Ruusuvuori. Un vero ciclone.
Ora la semifinale, giusto premio per la ventesima vittoria in questo 2023. Alcaraz o Fritz? Bisognerà attendere.
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