Terrorismo, Palazzo Chigi: “Aumenta il livello di minaccia nell’Ue”. Ripristinati i controlli al confine con la Slovenia

Pubblicità
Pubblicità

Ora il livello di allerta si alza anche in Italia. Dopo l’attentato di Bruxelles, l’allarme bomba in una scuola ebraica di Roma e l’evacuazione degli aeroporti di Parigi e in Belgio, il governo rafforza le misure di sicurezza anche nel nostro Paese. Palazzo Chigi ha infatti diffuso una nota in cui spiega che al confine con la Slovenia, che fa parte dell’area Schengen, in base a quanto previsto dal trattato sono stati reintrodotti i controlli alle frontiere interne. Questo perché, spiega la nota di Palazzo Chigi, “l’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione”.

Si tratta, prosegue il comunicato, di “un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022)”. Parole in linea con quelle della premier Meloni che alcuni giorni fa in conferenza stampa aveva detto: “Ho più volte cercato di accendere i riflettori sul fatto che dall’immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa”.

La decisione di ripristinare i controlli alle frontiere interne con la Slovenia è stata comunicata dal ministro Piantedosi alla vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea The’re’se Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen.

“Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale”, denuncia Palazzo Chigi. “Questo scenario, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica anti-terrorismo – prosegue la nota – conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta. La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *