Tokyo 2020, boom di contagi: a poche ore dalla cerimonia di apertura superata quota 100 contagi

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TOKYO – A poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi, la conta dei contagi nel perimetro olimpico supera quota cento. Il comitato organizzatore di Tokyo 2020 ha confermato 19 nuovi casi di positività da Covid-19 tra gli atleti e i dirigenti, inclusi tre membri della stampa. Mai c’era stato un incremento giornaliero così alto dal 1 luglio ad oggi. Sono positivi una pallavolista e un ciclista della Repubblica Ceca, e un’atleta olandese del Taekwondo. In tutto siamo a 106 contagiati. A conferma che i rigidi protocolli di sicurezza sanitaria, i test salivari quotidiani, il plexiglas nella mensa del Villaggio olimpico ad Haruma e tutte le restrizioni imposte dal Comitato organizzatore non riescono a fermare la diffusione del virus.

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L’aggiornamento della “curva epidemiologica olimpica” è stato diramato al Main Press Center proprio mentre all’aeroporto di Tokyo sbarcava il presidente francese Emmanuel Macron, invitato allo spettacolo che si terrà nello Stadio Olimpico. Gli atleti costretti alla quarantena di 14 giorni per tampone positivo sono finora 11, tra cui la campionessa di skeet Amber Hill, inglese, favoritissima per l’oro. Poi ci sono 32 persone dello staff sportivo, 8 giornalisti, 3 dipendenti di Tokyo 2020 e 52 lavoratori. Devono rimanere chiusi in appartamenti messi a disposizione dal minstero della Sanità, e sottoporsi a test molecolari quotidiani per verificare quando la carica virale sarà non più pericolosa per gli altri.

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Le autorità giapponesi guardano con preoccupazione a quello che succede dentro e fuori dal perimetro olimpico: il governo metropolitano di Tokyo segnala 1.979 contagi nelle ultime ore, il dato più alto degli ultimi mesi. Il livello di saturazione delle terapie intensive è salito al 4, che nel sistema sanitario giapponese indica che la situazione è critica.

Il presidente del Cio Thomas Bach mercoledì 14 luglio ha incontratrio il premier giapponese Yoshihide Suga, invitandolo a riconsiderare la decisione di tenere le Olimpiadi a porte chiuse, senza pubblico, nel caso in cui la situazione epidemiolgica migliorasse. Con questi dati, difficile pensare che nei palazzetti e nei campi di gara vedremo anche un solo tifoso.

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