Tokyo, no del governo agli spettatori stranieri per le Olimpiadi

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Il governo giapponese avrebbe deciso di escludere gli spettatori stranieri dalla partecipazione alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo. L’esecutivo e il comitato organizzatore giapponese dei Giochi estivi terranno una riunione a distanza con il Comitato olimpico internazionale alla fine di marzo per ratificare questa decisione. “Vorremmo davvero che persone da tutto il mondo venissero a uno stadio pieno, ma a meno che la situazione medica in Giappone non sia perfetta e la pandemia totalmente sotto controllo, questo causerebbe molti problemi ai tifosi stranieri”, aveva affermato la presidente del comitato organizzatore dell’Olimpiade, Seiko Hashimoto la scorsa settimana. 

Anche la partenza della staffetta della torcia olimpica in vista dei Giochi, programmata il 25 marzo a Fukushima, avverrà a porte chiuse a causa della pandemia. L’evento, che avrà come location il centro sportivo J-Village che nel 2011 fu il quartier generale della gestione delle crisi dovuta allo tsunami e al disastro nucleare della centrale di Fukushima, avrebbe dovuto svolgersi alla presenza di 3mila spettatori. Gli organizzatori hanno inoltre avvertito che in caso di assembramenti lungo il percorso la staffetta potrà essere interrotta. Il passaggio della torcia olimpica attraverso 47 prefetture del Giappone impiegherà 10mila tedofori fino all’epilogo il 23 agosto con la cerimonia di apertura dei Giochi. Nelle ultime settimane diversi tedofori, che avrebbero dovuto attirare grandi folle lungo il percorso, hanno rinunciato alla loro partecipazione all’evento. 

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