Trump incriminato, i motivi. E cosa può succedere ora

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L’ex presidente americano Donald Trump è stato rinviato a giudizio, dal Grand Jury di Manhattan, per il caso dei presunti pagamenti, a suo carico, per tacitare la pornostar Stormy Daniels: per la prima volta nella storia degli Stati Uniti un presidente andrà alla sbarra in tribunale. Trump, che ha battuto Hillary Clinton nel 2016 e perso contro Joe Biden nel 2020, vuol ricandidarsi nel 2024 ed è oggi in testa a tutti i sondaggi per la nomination repubblicana. La settimana scorsa aveva chiamato i militanti a scendere in piazza, temendo l’imminente arresto, ma il District Attorney Alvin Bragg, che conduce l’inchiesta e ha persuaso il Grand Jury a incriminare Trump, non svela ancora le sue mosse.

Le carte dell’accusa sono, infatti, sigillate e si dovranno attendere le prossime ore per completare l’analisi dei fatti. A New York, per timore di tumulti, le forze dell’ordine si apprestano a presidiare luoghi giudicati chiave, compresa la residenza dell’ex presidente, che ormai vive in Florida, il tribunale e casa e ufficio di Bragg, un pubblico ministero afroamericano che i trumpiani stanno facendo segno di minacce e insulti online. Sotto scrutinio anche la campagna di disinformazione sul caso, che investe Michael Cohen, il legale di Trump -che avrebbe fatto da tramite per il danaro passato illegalmente alla Daniels – e che, dopo varie condanne per frode, adesso testimonia contro l’ex cliente.

Cohen verrà indicato dagli avvocati della difesa come non credibile, ma Bragg potrebbe avere invece dalla sua carte e documenti per mettere alle corde il leader repubblicano. Con il primo vincitore della Casa Bianca costretto a presentarsi a una Corte, sul banco degli imputati, la saga politica di Donald Trump, dalla candidatura nel 2016, al sacco di Capitol Hill da parte dei suoi miliziani nel 2021, apre una nuova, durissima, fase di instabilità politica per la nazione. Celebrare le presidenziali, l’anno venturo, con un candidato in tribunale, accenderà gli animi e dividerà il Congresso. Ma sancire il principio che nessun cittadino è al di sopra del diritto è altrettanto indispensabile per la sopravvivenza della repubblica. L’America entra in mesi aspri, giusto mentre è chiamata a tenere insieme gli alleati sull’Ucraina e fronteggiare l’asse Pechino-Mosca, l’anno finale del primo mandato di Biden diventa, se possibile, ancora più arduo.

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