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Ucraina, colloqui Usa-Russia. Washington: “Nessuna risposta da Mosca sulla volontà di de-escalation”

Sette ore di colloqui per discutere delle possibili “reciproche limitazioni sui missili e le manovre militari” nell’est Europa, come ha fatto sapere al termine dell’incontro la vice-segretaria di Stato e capo delegazione Usa Wendy Sherman in conferenza stampa. Si è concluso a Ginevra il summit russo-americano sulla sicurezza che ha avuto al centro del confronto tra i due Paesi la questione ucraina. 

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“È stata una discussione franca e diretta sui modi in cui possiamo fissare delle reciproche limitazioni sull’enitità e lo scopo delle esercitazioni militari. Alla fine della settimana il governo americano e quello russo discuteranno del modo in cui proseguire nei colloqui”, ha spiegato Sherman, che ha ribadito gli avvertimenti occidentali in caso di invasione dell’Ucraina e che la politica delle “porte aperte” della Nato proseguirà  nonostante le richieste russe. Sulla questione ucraina, Sherman ha detto che gli Stati Uniti non sanno “se la Russia è disposta a una de-esclation”.  La Russia non ha “risposto” alla richiesta degli Stati Uniti di “de-escalation” al confine ucraino. Mosca, ha spiegato Sherman, potrebbe avviare questa “de-escalation” “rimandando nelle loro caserme i soldati” ammassati al confine nelle ultime settimane.

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“Non ci sono piani o intenzioni di attaccare l’Ucraina. Non c’è ragione di avere paura di una escalation”, ha affermato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Ma gli Usa devono operare “nel modo più cauto possibile” per gestire le tensioni alla frontiera ucraina per evitare “qualsiasi tipo di confronto o aggravamento” della situazione. “Gli Stati Uniti hanno preso le nostre preoccupazioni motlo seriamente e noi abbiamo spiegato nel dettaglio le nostre proccupazioni sull’allargamento della Nato, abbiamo bisogno di vedere un passo dell’Alleanza Atlantica, se non lo vedessimo sarebbe un errore della Nato e un danno alla sua sicurezza”. “Non vorrei mai affrontare la situazione in cui i Paesi Nato si trovassero a commettere un errore e ad agire a discapito della sicurezza europea”. Washington non dovrebbe “sottovalutare” il rischio di uno scontro, ha aggiunto il capo delegazione russo. Ci sono comunque le basi per un accordo con Washington, ha precisato l’inviato del Cremlino. 



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