Ucraina, Letta: “Un voto in Parlamento sulle armi? Non ci sottrarremo”. Di Maio: “Sosteniamo Kiev, la sua è legittima difesa”

Pubblicità
Pubblicità

Un appello all’unità delle forze politiche, affinché continui, perché solo così “l’Italia può giocare un importantissimo ruolo per la pace”. A Sorrento, dove è in corso il forum “Verso sud” si parla di Ucraina, delle conseguenze della guerra dal punto di vista economico ma anche sulle ripercussioni politiche di questa nuova fase. Lo fa Enrico Letta nella seconda giornata dell’evento organizzato dal ministero della Coesione territoriale e dal forum Ambrosetti. ll segretario del Pd torna proprio sulle possibili divisioni che minano la stabilità dell’esecutivo guidato da Mario Draghi a partire dal conflitto in Ucraina e dalla posizione dell’Italia che si prepara al terzo pacchetto di armi da inviare a Kiev. “Il Pd è pronto a tornare in Parlamento sulla questione dell’ invio della armi all’ Ucraina, ed anche ad un voto – afferma Letta referendosi all’intenzione di Giuseppe Conte e del suo M5S di mettere ai voti una mozione che dichiari lo stop all’invio di artiglieria pesante. “Per quello in cui credo, per la mia formazione e per il mio partito – ha aggiunto Letta – l’ultima cosa della quale abbiamo paura è quella di andare in Parlamento. La nostra è una democrazia parlamentare, che dal parlamento trae energia. linfa e legittimazione. Saremo in parlamento giovedì prossimo – ha proseguito Letta – ascolteremo il presidente del Consiglio, diremo la nostra rispetto a quanto dirà. Se poi ci sarà bisogno di ulteriori passaggi, con ulteriori voti, non ci sottrarremo”. 

Armi all’Ucraina, Conte: “Non mi diverto a creare problemi al governo, ma nessuno può chiederci di tacere”

Il leader dem torna anche sull’alleanza con l’M5S e dai continui distinguo di Conte: “Non sono minimamente infastidito – dice – Siamo in una fase di dibattito e di discussione, ritengo naturale che ci siano posizioni diverse, con sfumature diverse, o anche posizioni più marcatamente diverse. È un momento in cui è naturale – aggiunge – che si discuta e ci siano espressioni anche di punti di vista differenti. Sta capitando in tutto il mondo, in tutte le democrazie. L’importante è che siamo in grado poi di mantenere l’unità di intenti sulle scelte che dobbiamo fare. Ma non ho dubbi che troveremo l’unità d’intenti. Martedì ne discuteremo, abbiamo convocato la direzione del Pd e discuteremo di questo e altro”. 

Armi all’Ucraina, Conte: “Non mi diverto a creare problemi al governo, ma nessuno può chiederci di tacere”

A puntualizzare la posizione dei 5 Stelle interviene, sempre a Sorrento, stavolta in video collegamento, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Noi sosteniamo l’Ucraina non solo finanziariamente, ma anche nell’esercizio della sua legittima difesa”. Di Maio torna poi a spiegare la linea del governo: “Come evidenziato dal Presidente del Consiglio Draghi a Washington in occasione dell’incontro con il Presidente Biden mentre dobbiamo continuare a sostenere Kiev e a fare pressione su Mosca occorre anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace”. Verso questo obiettivo, i punti chiave di questo percorso sono “tregue localizzate umanitarie per favorire le evacuazioni, cessate il fuoco generalizzato che deve prevedere un accordo generale e poi un accordo di pace definitivo”. Quindi il titolare della Farnesiana ha spiegato che si lavora su un “doppio binario”, ovvero da un lato mirare a rafforzare il sostegno a Kiev con misure finanziarie e di assistenza alle forze armate ucraine e dall’altro aumentando la pressione su Mosca. “Stiamo ragionando sul sesto pacchetto a livello europeo, unico strumento pacifico che abbiamo per portare Putin al tavolo”, ha detto.

Anche per questo, secondo Letta, il governo deve andare avanti. “Non ho nessun dubbio che questo governo andrà avanti fino alla fine naturale della legislatura. Aggiungo anche che questo è l’ultimo governo della legislatura. Se ci fossero crisi di governo adesso non è che ci si metterebbe a discutere, si andrebbe al voto. Quindi penso che in questo momento crisi di governo ed elezioni anticipate non siano nei radar. Credo fortemente, invece, e ne sono straconvinto, che andremo alla fine della legislatura”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *