Mentre nel resto del mondo l’arrivo del nuovo anno è stato accolto da fuochi di artificio e spari di festa, in Ucraina le esplosioni che non si sono arretate neanche il primo giorno del 2023 sono state quelle dei raid russi che continuano a bersagliare le città. Decine di droni kamikaze sono state abbattute dalla antiaerea di Kiev, mentre Zelensky e Putin hanno continuato a sfidarsi nei loro discorsi di saluto per il 2023. “Lotteremo fino alla vittoria”, ha promesso il presidente ucraino. “La storia è dalla nostra parte”, è stata la risposta del capo del Cremlino.
Esplosioni in oblast Kiev, Zaporizhzhia e Dnipro
Esplosioni vengono segnalate nelle regioni ucraine di Kiev, Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk. Lo riportano i media locali e russi, aggiungendo che l’allarme antiaereo è scattato in diversi oblast del Paese. Il Kyiv Independent parla di deflagrazioni avvenute nelle prime ore della notte nella capitale ucraina, con l’Amministrazione militare cittadina che conferma di aver attivato la contraerea. L’emittente Strana riporta di un’esplosione a Dnipro. L’agenzia Tass parla di tre deflagrazioni segnalate a Zaporizhzhia e di una a Melitopol. L’allarme antiaereo è scattato nelle regioni di Kiev, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kherson, Mykolaiv, Kirovohrad, Vinnytsia, Cherkasy e Poltava.
Raid russi danneggiano monumento architettonico in regione Sumy
Gli attacchi missilistici russi hanno danneggiato un monumento architettonico nella regione di Sumy. Si tratta della chiesa in legno di Santa Barbara. Lo riporta Unian citando il governatore locale Dmitry Zhivitsky.
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