LONDRA – Christopher Parry e Andrew Bagshaw, 28 e 48 anni, sono due volontari umanitari britannici dallo scorso marzo in Ucraina. Sono scomparsi lo scorso weekend nella zona di Soledar, alle porte di Bakhmut, dove si sta combattendo una strategica e sanguinosa battaglia tra soldati di Kiev e i russi, sostenuti dalle milizie mercenarie del cosiddetto “Gruppo Wagner”. Ora, proprio questi ultimi hanno pubblicato su Telegram quelli che sembrano i passaporti dei due inglesi e sostengono di aver “rinvenuto il corpo di uno di loro”, senza specificare di quale dei due cittadini inglesi.
Il Foreign Office si è messo in contatto con le famiglie dei due uomini e sta cercando conferme ufficiali. In ogni caso, ora si teme davvero per la vita di Christopher Parry e Andrew Bagshaw. I Wagner non hanno circostanziato il presunto ritrovamento del corpo, né specificato se i due inglesi siano finiti in mano loro nei giorni scorsi, né fornito altri dettagli sul volontario che sarebbe morto e l’altro di cui non si conoscono le condizioni di salute: i due passaporti rinvenuti, secondo i Wagner, erano nei vestiti del volontario che sarebbe morto.
I due uomini erano in Ucraina per lavoro umanitario, portare assistenza ed evacuare i cittadini ucraini nelle zone più colpite dalla guerra. Negli ultimi tempi, hanno agito soprattutto nelle aree maggiormente bombardate e attaccate dai russi, come Kramatorsk e Bakhmut, prima di spostarsi a Soledar venerdì scorso. A quel punto si sono perse le loro tracce. Parry, nato in Cornovaglia e allenatore sportivo, si è trasferito in Ucraina a marzo, dove successivamente ha provato anche ad arruolarsi con i resistenti ma sarebbe stato respinto in quanto “senza alcuna esperienza di combattimento”. Bagshaw invece è nato nel Regno Unito ma si è presto trasferito in Nuova Zelanda, dalla quale è poi partito, sempre in marzo, per l’Ucraina, dove per mesi ha lavorato per la ong umanitaria “Kiwi Aid and Refugee Evacuation”.
l Wagner sono uno dei gruppi mercenari più spietati al mondo e apparentemente molto legati al presidente russo Vladimir Putin. C’è chi dice, ma anche lui nega categoricamente e porta in tribunale chiunque si permetta, che il vero leader di questi mercenari sia Yvegenij Prigozhin, detto anche “il cuoco di Putin” per un motivo molto semplice: quando il giovane zar era un anonimo membro del Kgb, andava a mangiare sempre al suo ristorante a San Pietroburgo. Di lì, Prigozhin è stato arrestato per brutali aggressioni e rapine, anche a una donna. È stato condannato e incarcerato. Ma appena uscito di prigione è diventato uno degli uomini più stretti e fidati di Putin, ufficialmente oggi cura tutto il catering del presidente e del Cremlino, ed è una strana figura che oscilla tra un oligarca milionario e il cameriere, quando c’è lo zar.
Secondo Prigozhin, il vero fondatore del gruppo Wagner sarebbe un misterioso ex colonnello delle forze speciali russe “Spetznaz”, che avrebbe assemblato queste migliaia di mercenari nel 2014 per aiutarli a scatenare la guerra in Crimea, occuparla, e poi fare lo stesso nel Donbass, nelle province di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina dei filorussi. Successivamente, secondo il Telegraph, questo colonnello sarebbe scomparso nel 2016, subito dopo esser comparso di fianco a Putin con alcune nuove medaglie al valore.
In ogni caso, i Wagner sono fondamentali e gruppo fidatissimo per Putin, che nega ogni legame con loro (del resto, in Russia la legge vieta qualsiasi organizzazione mercenaria). Questi mercenari hanno combattuto per Mosca un po’ ovunque, mostrando tutta la loro spietata ferocia: Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, dove sono stati accusati di crimini contro l’umanità, e ovviamente le occupate Crimea e Donbass in Ucraina. Ci sono varie testimonianze delle loro azioni: uomini, donne e bambini martoriati, decapitati, maciullati vivi, distruzione e devastazione al loro passaggio, nessun ritegno della vita e dell’umanità. Ora migliaia di mercenari Wagner starebbero combattendo nell’est dell’Ucraina a fianco dei russi.
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