Udinese-Milan 1-1: Ibrahimovic salva i rossoneri al 92′, ma la vetta è a rischio

Pubblicità
Pubblicità

UDINE – Fu vera crisi? C’è voluto il guizzo finale in acrobazia dell’immancabile Ibrahimovic, già in gol a novembre 2020 con vittoria nello stesso stadio e stavolta capace di artigliare un pareggio ormai insperato, per far si che la settimana del Milan, da potenzialmente nera, diventasse almeno grigiastra. La sentenza sulla natura di questi saliscendi di una candidata naturale allo scudetto, un po’ troppo ondivaga, non spetta ai posteri. Arriverà molto prima: dalle due giornate che chiuderanno il girone di andata e il 2021 della squadra di Pioli. Disillusa il martedì in Champions dalle riserve del Liverpool e quasi mortificata il sabato dalla pragmatica Udinese dell’allenatore debuttante Cioffi, la capolista ha frenato sul più bello, quando pareva potersi involare verso il suo secondo titolo di campione d’inverno consecutivo, che sarà pure platonico però se si ripetesse qualche significato lo avrebbe. Ma ancora prima di aspettare i risultati di Inter e Napoli per valutare la nuova classifica e di affidare poi alle partite col Napoli stesso e con l’ Empoli il verdetto sulla natura di questi rallentamenti, una cosa è già certa: per il Milan attuale, impoverito dall’emergenza infortuni, reggere i tre impegni settimanali sembra molto complicato. E’ la ragione per la quale  l’eliminazione dalle coppe europee potrebbe rivelarsi davvero utile, sgombrando il calendario. Ed è il motivo per il quale il mercato di gennaio, al di là delle frasi legittimamente abbottonate di Paolo Maldini (“abbiamo scelto la strada della sostenibilità”) potrebbe indurre il fondo Elliott al dibattito sull’opportunità di un ritocco in attacco, oltre a quello inevitabile in difesa per rimpiazzare l’infortunato Kjaer. L’altra questione riguarda appunto gli infortuni. Il recupero degli assenti, da Calabria a Giroud a Rebic, sarà certamente prezioso, ma lo sarà anche la gestione dei dati sui guai muscolari che affliggono una tra le squadre più incline agli sprint in campo.

<<La cronaca della gara>>

Milan senza sprint in partenza

In verità ieri sera il Milan non ha sprintato molto nel primo tempo, che Pioli ha risparmiato a Kessié, Tonali e Messias, salvo chiamarli in causa dopo l’intervallo per raddrizzare la situazione. Un palleggio disinvolto tra Bennacer e Bakayoko aveva regalato il contropiede nella prateria a Beto: fuga verso Maignan, rimpallo col portiere e con Tomori e tiro definitivo dell’1-0 sotto la traversa. Cioffi non chiedeva di meglio, avendo disegnato una formazione con centrocampo foltissimo attorno al brasiliano atipico Walace – pochissimi barocchismi e molta sostanza – e attacco ispirato da una coppia complementare, l’ex Deulofeu a ricamare e il suddetto velocista Beto a puntare la porta.

Tenuti in piedi da Ibrahimovic

I cambi non hanno in verità modificato molto, anche se la spinta di Messias sulla destra ha finito per chiudere all’indietro l’Udinese e anche se Hernandez, alquanto distratto da difensore, si è potuto dedicare  al ruolo prediletto di ala. I cambi decisivi, a ben vedere, sono stati quelli finali. All’Udinese è stato fatale l’ingresso di Success per Deulofeu, contrariato assai, perché il teorico contropiedista ha sperperato un paio di fughe. Al Milan è servito il duplice inserimento di Castillejo e Daniel Maldini. Sono stati loro due, propiziando l’ennesima mischia il primo e favorendo con un tocco fondamentale la semirovesciata di Ibra il secondo, a determinare il pari in extremis, anche se c’è stato pure il tempo per l’evitabile appendice dell’espulsione di Success, inutilmente rissoso. Il Milan si è risparmiato comunque il bis del 2019, quando il gol di Becao – il difensore che segna solo quando vede rossonero – provocò la sconfitta all’esordio di Giampaolo. L’ha tenuto ancora in piedi un magnifico quarantenne: Ibra in trasferta segna spesso.

Udinese e Milan  1-1 (1-0).
Udinese (3-5-2):
Silvestri; Perez, Becao, Nuytinck; Molina, Arslan (25′ st Jajalo), Walace, Makengo, Udogie (16′ st Zeegelaar); Deulofeu (25′ st Success); Beto. All.: Cioffi.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Tomori, A.Romagnoli, Theo Hernandez; Bennacer (1′ st Tonali), Bakayoko (1′ st Kessie); Saelemaekers (23′ st Castillejo), Brahim Diaz (35′ st D.Maldini), Krunic (1′ st Messias); Ibrahimovic.  All.: Pioli.
Arbitro: Fourneau di Roma.
Reti: nel pt 17′ Beto; nel st 47′ Ibrahimovic.
Angoli: 5-3 per il Milan.
Recupero: 1′ e 4′.
Espulso: Success per reazione violenta.
Ammoniti: Perez e Zeegelaaar per gioco falloso; Florenzi per scorrettezze; Deulofeu per proteste
Note: spettatori paganti 16.835.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *