Ue, Mattarella agli ambasciatori: “È l’ultima occasione per rivolgervi i miei auguri”

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“Consentitemi in questa ultima occasione in cui posso rivolgermi alla vostra comunità, di esprimervi fervidi auguri per il Natale, per il Nuovo Anno e per il futuro”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla sessione inaugurale della XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia alla Farnesina. Il capo dello Stato si congeda così, dopo il ‘commiatò di giovedì scorso ai diplomatici ricevuti al Quirinale.

Quirinale, Mattarella saluta il Papa e i diplomatici: “È un commiato”

“Sono lieto di poter inaugurare questa quattordicesima Conferenza e sono grato della cordiale accoglienza”, ha detto Mattarella. Al momento del suo arrivo alla Farnesina, è stato accolto da un lungo applauso e standing ovation. Dopo il ringraziamento rivolto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, i diplomatici presenti si sono alzati in piedi e hanno rivolto il loro tributo a Mattarella prima che prendesse la parola per il suo intervento.

“Vorrei iniziare esprimendo la mia riconoscenza per il supporto fornito in questi anni all’attività sviluppata dalla Presidenza della Repubblica, in Italia e all’estero. Nel volgere lo sguardo ai sette anni passati, non posso non rilevare come l’attività internazionale che li ha caratterizzati non sarebbe stata possibile senza l’efficiente supporto del ministero degli Esteri, nonché dell’intera rete diplomatico-consolare  – ha detto Mattarella – Non mi sarebbe stato possibile porre in essere e sviluppare positive interlocuzioni e condizioni collaborative senza la disponibilità, il sostegno, le indicazioni che da voi ho ricevuto. Grazie al concorso delle vostre professionalità e della vostra dedizione la Repubblica continua nella opera di promozione dei propri obiettivi, nell’azione di testimonianza e affermazione dei propri valori iscritti nella Carta costituzionale, a cominciare dalla pace e dalla cooperazione internazionale, contribuendo alla costruzione di condizioni migliori nel mondo”.

La Ue deve difendere i valori liberaldemocratici e i diritti ma non si deve chiudere in un atteggiamento di ‘fortezza’, ha osservato il presidente della Repubblica dopo i ringraziamenti. “La coesione fra le democrazie liberali rimane priorità e costituisce il nucleo attorno al quale rafforzare un ampio e stretto raccordo tra i Paesi a ordinamento democratico” nella Ue, ha detto il Capo dello Stato, per il quale “la difesa dei valori liberal-democratici e dello Stato di diritto all’interno del nostro Continente e fuori di esso, a cominciare dal principio cardine della costruzione europea rappresentato dal primato del diritto comunitario, è essenziale”. Ma questi “sono valori che vanno tuttavia praticati e vissuti, sia attraverso il rafforzamento del carattere irreversibilmente democratico della cittadinanza europea, sia nella gestione delle crisi di fronte alle quali si trova l’Europa. L’atteggiamento di ‘fortezza Europa’ che, con scarso rispetto dei diritti umani, alcuni manifestano, non corrisponde alle ambizioni di questa Unione europea”.

Il Covid “ha messo in luce la vitalità e il valore aggiunto della costruzione europea, che ha saputo coordinare le risposte degli Stati membri, evitato una chiusura totale delle frontiere nazionali, unito le risorse europee e nazionali per finanziare la ricerca e l’acquisto di vaccini. E con il lancio del Next Generation Ue è riuscita a costruire un’articolata risposta ai devastanti effetti economici e sociali della crisi” con una “azione comune, frutto di una scelta lucida, nata dalla consapevolezza che i destini e gli interessi degli europei sono strettamente intrecciati tra loro”, ha aggiunto.

Mattarella ha poi ricordato l’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo nella Repubblica democratica del Congo. “Un esempio di chi aveva messo la propria italianità a servizio della causa dell’umanità”, ha commentato.
 

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