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Ue, ok a nuovo quadro per aiuti di Stato: autorizzati fino a 400 mila euro ad azienda. Mezzo miliardo per gli agricoltori europei

MILANO – La Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi per consentire agli stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il nuovo quadro consentirà agli stati membri di concedere aiuti di importo limitato alle imprese colpite dall’attuale crisi o dalle relative sanzioni e controsanzioni; garantire che sufficiente liquidità rimanga disponibile per le imprese; e compensare le imprese per i costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati di gas ed elettricità, spiega la Commissione in una nota. Il nuovo quadro prevede tre tipi di aiuti: sostegno diretto limitato; sostegno alla liquidità sottoforma di garanzie statali e prestiti agevolati e aiuti per compensare l’aumento dei prezzi dell’energia.

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 Nel dettaglio, gli aiuti diretti possono arrivare a 35 mila euro per le imprese colpite dalla crisi attive nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura e fino a 400 mila euro per le imprese colpite dalla crisi attive in tutti gli altri settori. Per sostenere la liquidità gli stati membri potranno fornire garanzie statali agevolate per garantire che le banche continuino a fornire prestiti a tutte le imprese colpite dall’attuale crisi; e prestiti pubblici e privati a tasso agevolato. Con gl aiuti per compensare i prezzi elevati dell’energia  gli Stati membri potranno compensare parzialmente le imprese, in particolare quelle energivore, per i costi aggiuntivi dovuti agli eccezionali aumenti dei prezzi del gas e dell’elettricità.

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Il sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette. L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di euro in un dato momento. Quando l’impresa subisce perdite operative, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire la continuazione di un’attività economica. A tal fine, gli stati membri possono concedere aiuti eccedenti tali massimali, fino a 25 milioni di euro per i consumatori ad alta intensità energetica e fino a 50 milioni di euro per le imprese attive in settori specifici, come la produzione di alluminio e altri metalli, fibre di vetro, fertilizzante o idrogeno e molti prodotti chimici di base.

Mezzo miliardo per gli agricoltori europei

In sostegno degli agricoltori europei la Commissione ha invece messo sul piatto quattro milioni di ettari in coltivazione e 500 milioni di euro. Misure adottate oggi per far fronte all’aumento dei prezzi di energia, mangimi e fertilizzanti in Ue, conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina. Il pacchetto finanziario comprende anche 330 milioni in aiuti per semi e altri input agricoli per i produttori di Kiev.

I paesi potranno triplicare i fondi Ue (48,1 mln per l’Italia, che diventerebbero circa 145mln in totale). La dotazione da 500 milioni proviene in parte dalla riserva di crisi della Pac (350mln) e in parte dalle pieghe di bilancio (150mln). Le altre misure per gli agricoltori europei includono sostegno all’ammasso privato per le carni suine e un quadro straordinario di aiuti di Stato, con tetto a 35mila euro per le aziende agricole, per far fronte al caro prezzi. Per aiutare le famiglie a basso reddito nell’Ue la Commissione suggerisce agli Stati membri di abbassare l’Iva su alcuni alimenti e ricorda la disponibilità del fondo europeo per gli aiuti alimentari agli indigenti



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