Una donna ai vertici di Pornhub: “Ripuliremo il sito per essere più rispettabili”

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New York – La definiscono la “vera regina del porno”, perché avrà un ruolo di comando. Una donna è stata nominata Head of Community and Brand di Pornhub, il sito di contenuti porno con ventidue milioni di utenti registrati e 80 mila visualizzazioni al minuto. Si chiama Alexzandra Kekesi, nelle foto diffuse dal sito a corredo dell’annuncio appare in posa studiata, la guancia inclinata sulla mano destra tenuta come appoggio, occhi grigi, capelli scuri, labbra rosso fiammante e décolleté appena accennato.

Ma se ve lo state chiedendo, la risposta è sbagliata: Kekesi non è una porno attrice. E’ stata per anni direttrice marketing per il gruppo. Adesso la nuova proprietà, la canadese Ethical Capital Partners, che ha acquisito il sito a inizio anno, ha deciso di farne il volto immagine della compagnia, quella che parlerà pubblicamente e tratterà dei temi etici per conto dell’azienda. La scelta di affidarsi a una manager nel ruolo di vertice per un sito in cui le donne sono famose per altri ruoli è l’ultima carta per rinnovare un marchio molto popolare e controverso.

Pornhub è reduce da un periodo disastroso, accusato di aver pubblicato contenuti da “revenge porn”, promosso contenuti che richiamano a abusi sessuali, sfruttamento di minori, e utilizzato ragazze a loro insaputa per farne protagoniste di video a luci rosse. Il sito è stato messo al bando da Instagram, a sua volta accusato di ipocrisia: le immagini piccanti di Kim Kardashian sì, aveva affermato la compagnia, e quelle nostre no?

Nel 2020 Visa e Mastercard hanno tolto l’accesso al sistema di pagamento dei servizi. MindGeek, la corporation di cui fa parte il sito, era sull’orlo della bancarotta. Per salvarsi dal crac, Pornhub ha ripulito il sito, cancellato nove milioni di video illegali e chiesto agli utenti di registrarsi. Ma le battaglie non sono finite. A maggio negli Stati Uniti la compagnia ha bloccato gli accessi nello Utah dopo che una legge aveva richiesto l’obbligo di verificare che gli utenti avessero almeno diciotto anni. Il mese scorso è toccato alla Virginia per gli stessi motivi. I nuovi proprietari sperano che una donna sia protagonista anche della trasformazione d’immagine.

I manager in questo settore raramente diventano volti pubblici. Kekesi, invece, da due giorni compare ovunque: sui media, nei social. Nella prima intervista da executive, Kekesi ha spiegato al New York Post il senso della sua missione: “Voglio aiutare le persone a vedere Pornhub come un marchio, i valori che ci stanno a cuore, ciò che rappresenta davvero, e a raggiungere un alto livello di rispettabilità”.

Molti non sembrano essere d’accordo. “Chi cerca il porno vuole solo quello, al diavolo i valori”, ha commentato un lettore del Post. “Nessuno vuole rispettabilità da un sito porno”, ha aggiunto un altro. “Nel momento in cui – ha spiegato Kekesi – qualcuno sarà più visibile per interagire con gli altri, la compagnia non sarà più qualcosa senza volto, questo la renderà più invitante”.

Si occuperà lei dell’annuale Pornhub Awards, l’equivalente della notte degli Oscar ma nel porno, in cui vengono premiati miglior attore, miglior attrice, i più votati dal pubblico maschile e femminile, e gli attori nelle varie categorie, dalle Milf ai Trans Performer, e in cui le dimensioni anatomiche vengono onorate al pari di una colonna sonora in corsa a Hollywood. Tra gli ospiti, nelle edizioni passate, c’era il rapper e producer Kanye West.

Kekesi condurrà anche un podcast assieme alla pornostar Asa Akira, con l’obiettivo, spiega Pornhub, di “contrastare la censura nell’industria dei film per adulti, l’arte e la cultura”. Si ritorna al vero obiettivo dell’operazione: avviare un regolamento di conti con il mondo dei censori, a cominciare da Instagram, ma usando il volto rassicurante di una donna.

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