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Un’indagine americana individua il traditore di Anne Frank

Anne Frank potrebbe essere stata tradita da un notaio ebreo. È questa la rivelazione sconcertante a cui giunge un’indagine americana: sarebbe stato individuato il probabile delatore che tradì la giovane vittima della Shoah resa celebre dal diario in cui raccontava la sua prigionia durante l’occupazione tedesca nell’Olanda nella seconda guerra mondiale. Se la notizia è vera, Arnold van den Bergh, membro della comunità ebraica di Amsterdam, rivelò il nascondiglio della famiglia di Anne per salvarsi la pelle. Il suo nome è venuto alla luce come quello del “probabile” responsabile della cattura di Anne (morta poi quindicenne in un campo di sterminio nel 1945) al termine di 6 anni di ricerche condotte da un team di storici, esperti e anche da un ex detective dell’Fbi.

L’indagine si è avvalsa di moderni metodi utilizzati al giorno d’oggi per la riapertura di un cosiddetto “cold case”, un caso criminale irrisolto da anni: inclusi algoritmi computerizzati in grado di scavare nelle connessioni storiche fra numerose persone.

Van den Bergh, componente del Jewish Council, organismo collaborazionista resosi disponibile a facilitare l’attuazione della politica d’occupazione nazista, avrebbe tradito la famiglia Frank, “dopo aver perduto una serie di protezioni ed essersi ritrovato nella necessità di offrire qualche informazione di valore ai nazisti, per cercare di mantenere in salvo se stesso e sua moglie”, ha detto Vince Pankoke, ex agente dell’Fbi e membro del team investigativo, in un’intervista  Il notaio doveva selezionare, su ordine dei nazisti, i nomi  degli ebrei da inserire nelle liste di deportazione. Quando cadde in disgrazia, denunciato da un collega alle Ss, ricorse alla delazione come moneta di scambio fornendo alla polizia tedesca alcuni indirizzi di ebrei nascosti. 

La vicenda è al centro del saggio di Rosemary Sullivan (HarperCollins, in libreria dal 20 gennaio) intitolato Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto. Il libro ricostruisce proprio la vicenda della squadra di specialisti che ha indagato intorno alla delazione che portò all’arresto di Anne e dei suoi familiari. Un’equipe coordinata da Vince Pankoke e composta da decine di ricercatori e analisti, e da Thijs Bayens, cineasta olandese; Pieter van Twisk, storico e giornalista; Vince Pankoke, ex agente Fbi. 



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