Vaccini ai caregiver, dalla Sicilia al Veneto le misure di 10 Regioni-chiave

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Familiari conviventi, caregiver, badanti, tutori, affidatari, assistenti con contratto, volontari o parenti che assistono gratuitamente persone fragili o con disabilità grave. Anche loro hanno diritto alla priorità nella vaccinazione anti Covid. E non solo nella Regione, nella Provincia o nel Comune in cui hanno la residenza, ma anche in quelli in cui vivono per lavoro, secondo le precisazioni arrivate dall’ordinanza 3/2021 del commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo.

Le Regioni dovranno vaccinare anche chi ci abita per lavoro o assistenza familiare

Lo stabilisce il piano vaccinale presentato il 10 marzo. Che, “tenendo conto delle priorità definite, delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili e delle esigenze logistico-organizzative”, suggerisce di “procedere in parallelo”, prima di tutti gli altri, “alla vaccinazione degli over 80 e dei soggetti con elevata fragilità” e “dei familiari conviventi, caregiver, genitori-tutori-affidatari” di tutti quei cittadini affetti da patologie particolarmente critiche e per cui il Covid potrebbe essere letale e dei portatori di disabilità gravi che rientrano nella legge 104/1992 articolo 3 comma 3. Le tabelle con le patologie specifiche dei pazienti che hanno diritto a chiedere la vaccinazione anche per chi si occupa di loro, si trovano nelle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid 19 che sono consultabili qui alle pagine 42 e 43.

Fin qui siamo alle linee guida ma, come per ogni altra categoria vaccinale le Regioni sono andate in ordine sparso in base alle dosi, alla capacità vaccinale, al personale, alla velocità di vaccinazione, ai punti vaccinali. Abbiamo provato a capire a che punto siamo in alcuni territori, quando e dove si prenota o come si viene contattati alle aziende sanitarie locali, con alcuni link utili, se ci si occupa di persone non autosufficienti o con gravi disabilità.

Sicilia

Le vaccinazioni ai caregiver, familiari e badanti sono in teoria attive. In teoria perché il 25 marzo le somministrazioni si sono bloccate ad esempio a Palermo, nel grande hub della Fiera allestita per le iniezioni. I conviventi o gli assistenti hanno diritto alla dose ma non sono registrati perché il sistema non lo prevede, da qui code, file, moduli da compilare in diretta, numeri di previsione giornalieri sballati.

Sul sito della Regione dedicato all’emergenza, nella casella dedicata agli estremamente vulnerabili, si legge che “avranno da subito diritto alla vaccinazione, previa autocertificazione da presentare all’atto della somministrazione del vaccino, anche i conviventi delle persone affette dalle seguenti patologie: pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive, pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza, pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico, pazienti oncologici e oncoematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure, pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido, pazienti in attesa o sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche dopo i tre mesi e fino ad un anno, pazienti trapiantati di cellule staminali emopoietiche anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva”.

E così anche i genitori, i tutori e gli affidatari di minori estremamente vulnerabili non vaccinabili a causa della mancanza di sieri indicati per la loro fascia di età che dovranno inviare un’autocertificazione del proprio status alle mail delle Asp locali.

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Campania

Il 19 marzo la Regione Campania ha aperto le adesioni alle vaccinazioni riservate ai pazienti fragili con disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica, ai sensi della legge 104/1992, art.3 comma 3, secondo il Piano vaccinale nazionale e anche a chi fornisce “assistenza continuativa al paziente”, che siano conviventi, caregiver, badanti. Ci si prenota solo online, sulla piattaforma unica dedicata a tutte le vaccinazioni anti-Covid, senza rivolgersi ai medici di medicina generale. Per le altre forme di grave fragilità previste dal piano vaccini (malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete, fibrosi cistica, insufficienza renale, malattia epatica, oncologica, trapiantati, Hiv ..) invece ci si deve rivolgere al medico di famiglia.

Si riparte con AstraZeneca, da oggi al via prenotazioni per disabili gravi e per chi li assiste

A Napoli il centro vaccinale della Fagianeria del Bosco di Capodimonte sarà dedicato, almeno per il momento, esclusivamente ai caregiver: chi assiste per lavoro o necessità i soggetti con gravi disabilità inizierà a essere convocato dal primo aprile. In cinque giorni saranno 2.700 i caregiver essere vaccinati per lo più con AstraZeneca nell’hub aperto dall’Asl Napoli 1 Centro.

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Toscana

In Toscana siamo ancora a zero: le iscrizioni per i caregiver e conviventi delle persone affette da patologie per le quali è prevista ancora non sono aperte, la Regione Toscana sta definendo gli ultimi passaggi. Sarà aperto successivamente un nuovo canale sul portale della Regione: caregiver, familiari, badanti saranno vaccinati con il siero AstraZeneca. È prevista invece già da ora la sola prenotazione per la vaccinazione di genitori, tutori o affidatari che convivono con i minorenni estremamente vulnerabili.

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Puglia

In Puglia la data X per il via alle vaccinazioni alle persone fragili e ai loro accompagnatori era il 29 marzo. La presenza di familiari conviventi e caregiver può essere comunicata al medico o al centro di cura, questi prendono in carico anche la loro vaccinazione. 

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Niente prenotazione online ma una doppia modalità a seconda delle patologie. I conviventi dei pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure, dei pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido, dei pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (Cse) dopo i 3 mesi e fino a un anno quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva verranno contattati dai centri specialistici di cura. Oltre a loro anche conviventi e caregiver di persone con le precedenti patologie e dei pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico, delle persone con talassemia o anemia a cellule falciformi e delle persone con diagnosi di Aids o con conta dei Cd4 inferiore a 200 nel caso in cui abbiano grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 articolo 3 comma 3.

I conviventi delle persone con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e delle persone con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico veranno contattati dai medici di medicina generale che hanno in cura i pazienti. I conviventi e i caregiver e le badanti che forniscono assistenza continuativa alle persone con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992 articolo 3 comma 3 possono invece contattare loro il proprio medico di medicina generale per la vaccinazione. La somministrazione spetta anche a tutori, genitori e affidatari degli under 16 con gravi patologie.

Valle d’Aosta

Valle D’Aosta in ritardo, con le associazioni dei disabili che chiedono chiarezza e premono per vaccinare anche familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto così come da linee guida nazionali, visto che sono partite da poche ore le chiamate per i disabili mentre non ci sono ancora state convocazioni per chi si occupa di loro. La Usl sostiene che “a breve saranno esplicitate le modalità di reclutamento”.

Emilia Romagna

Sul sito dedicato all’interno del portale della Regione dell’Emilia Romagna non ci sono indicazioni specifiche, se non le tabelle nazionali che riportano l’obbligo di vaccinare contestualemnte disabili e chi di loro si cura. Sulle piattaforme delle aziende sanitarie locali ci sono invece informazioni più puntuali: a Piacenza ad esempio le prenotazioni sono attive dal 25 marzo; andrà compilata una autocertificazione da mostrare allo sportello del Cup e poi conservare e consegnare nel momento della vaccinazione.

Lazio

Il Lazio aveva dato il via libera alla vaccinazione di caregiver, conviventi, assistenti e badanti, ma dopo poche ore le prenotazioni sono state sospese, hanno raccontato molti utenti sui social, specificando che le prenotazioni sono riservate spesso a un solo caregiver. Così sono state pubblicate sul sito di Salutelazio.it delle Faq per chiarire a che punto è la vaccinazione, chi ne ha diritto, come e quando.

Il caregiver o accompagnatore di un titolare di invalidità con codice C05 (ciechi), di una persona estremamente vulnerabile con più di 16 anni può accadere alla vaccinazione? Sì, ma limitatamente a un solo caregiver, che deve avere una età non inferiore a 18 anni. L’accesso alla vaccinazione del caregiver principale è possibile con prenotazione, attraverso il numero 06 164161841, comunicando il codice fiscale della persona assistita. L’accesso alla vaccinazione di altri familiari/conviventi/caregiver è invece possibile solo attraverso le modalità di prenotazione, online o tramite il call center, nell’ambito delle fasce di età via via ricomprese nell’avanzamento del piano vaccinale, quindi al momento ancora sospesa se non si è appartenenti al personale sanitario, scolastico o delle forze dell’ordine.

Per i pazienti dipendenti da ventilazione meccanica, per le persone con disabilità gravissima, anche maggiori di 16 anni, è prevista invece la vaccinazione per i due caregiver principali. Ove non già prenotati, accedono alla vaccinazione attraverso la chiamata diretta e attiva da parte della Asl competente per territorio oppure attraverso la chiamata diretta ed attiva del Centro di riferimento che ha in carico gli assistiti per la specifica patologia. Per informazioni sull’accesso alla vaccinazione di caregiver o conviventi è possibile contattare il numero dedicato 06 164161841.

I genitori/tutori/affidatari di bambini e ragazzi con meno di 16 anni con codice C05 (ciechi) o C02 (invalidi civili al 100%) o con disabilità gravissime o con patologie che che li rendano estrememante vulnerabili possono vaccinarsi? Sì, è prevista la vaccinazione di due genitori/tutori/affidatari. Questi ultimi potranno prenotare la propria vaccinazione attraverso il numero dedicato 06 164161841 comunicando il codice fiscale della persona assistita.

Piemonte

Al momento se si è caregiver, assistente, accompagnatore, tutore o genitore di disabili gravi o persone estremamente vulnerabili in Piemonte la propria volontà di sottoporsi al vaccino va comunicata direttamente al medico di famiglia. Sarà poi la Asl a fare le convocazioni con una lettera o un sms.

Lombardia

La campagna vaccinale per vulnerabili e iper vulnerabili in Lombardia si chiama “#PrimaTu” ma non è ancora partita. Dal 6 aprile i cittadini lombardi più vulnerabili verranno contattati telefonicamente per fissare gli appuntamenti che partiranno dal 15 aprile. In caso di mancata risposta gli verrà mandato un sms. A pensarci sarà un Vax manager, ovvero un referente vaccinale territoriale. In fase di prenotazione si potranno indicare due caregiver da vaccinare per ogni persona non autosufficiente. Per i minori si potranno vaccinare i loro genitori e le persone che stabilmente li assistono. Per i casi di persone non presenti negli elenchi a disposizione delle Ats o dell’Inps, ma in condizioni analoghe a quelle previste dalle indicazioni ministeriali, ci si potrà rivolgere al medico di medicina generale.

Veneto

Nonostante la gaffe del governatore Luca Zaia sui caregiver scambiati per “car-giver”, dal primo marzo, tra le prime Regioni ad averlo annunciato, in Veneto la vaccinazione è stata estesa anche alle persone conviventi per le categorie di soggetti estremamente vulnerabili come individuate dalle solite “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19”. La vaccinazione avviene, previa convocazione, presso i punti di vaccinazione ospedalieri dei centri specialisti.

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