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Vaccini, AstraZeneca non fa più paura: la carica dei volontari under 60 che vogliono il green pass

Gli under 60 si vogliono vaccinare, o almeno in questo momento trainano i dati delle coperture. Gli aumenti di questi giorni sono dovuti soprattutto alle classi di età dei quarantenni e dei cinquantenni ma gli open day per chi è ancora più giovane, organizzati ad esempio nel Lazio, raccontano di una richiesta di somministrazioni importante. Potrebbe essere il desiderio di ottenere il green pass in vista dell’estate a far correre le richieste. 

Il “padre” del vaccino AstraZeneca: “Rischio trombosi minimo. La terza dose? Forse non sarà necessaria”

C’è un dato che permette di comprendere questa tendenza forse più degli altri e riguarda AstraZeneca. Come noto questo vaccino è consigliato solo gli over 60 da ministero alla Salute, Consiglio superiore di Sanità e Aifa, ma autorizzato per tutte le età. E così su oltre 7 milioni di persone che lo hanno ricevuto, 2,1 sono sotto quella soglia. Una buona parte di loro appartengono alle categorie alle quali è stato destinato AstraZeneca inizialmente, prima che ci fosse il blocco e venissero dati i suggerimenti sull’utilizzo. Se si togli il personale della scuola e delle forze armate che è sotto la soglia dei 60 anni, restano circa 510mila somministrazioni, delle quali 475mila sono prime dosi. Si tratta dei volontari di AstraZeneca, persone di 30, 40 o 50 anni che hanno voluto comunque quel vaccino, probabilmente per ottenere prima possibile la copertura e senza temere i rarissimi casi di evento avverso di tipo trombotico che potrebbero essere legati a quel vaccino. Non ci sono dati sul sesso di chi ha fatto quella scelta ma è molto probabile che prevalgano gli uomini, visto che sulle donne giovani ci sono i maggiori sospetti di reazioni avverse. 

L’Italia supera i 30 milioni di vaccini. “Ora iniezioni a casa e dai medici di base”

Non tutte le Regioni vedono la tendenza a quell’utilizzo di AstraZeneca perché soprattutto al nord non ci sono molte scorte di quel tipo di vaccino. E’ al sud, soprattutto in Sicilia ma anche nel Lazio, ad esempio, che ne sono rimaste tante da parte perché tra gli over 60 in tanti hanno evitato di farselo somministrare. 

Vaccini, somministrate oltre 500mila dosi giornaliere. Figliuolo: “Coinvolgere di più medici e farmacisti”

Per quanto riguarda sessantenni, settantenni e ottantenni, sono le categorie sulle quali il commissario straordinario all’emergenza, Francesco Figliuolo, ha chiesto alle Regioni di concentrarsi maggiormente, prima di dedicarsi anche agli altri. Sono infatti coloro che rischiano più danni se si ammalano ed è necessario metterli rapidamente in sicurezza. Sono circa 4 milioni le persone ancora non hanno ricevuto nemmeno un dose in queste classi di età. La copertura dei sessantenni è intorno al 66%, quella dei settantenni all’80% e degli over 80 al 92%. C’è da lavorare soprattutto tra i primi, tra i quali ci sono circa 2,5 milioni di persone non vaccinate. Mentre cercano di recuperare in queste categorie, le Regioni vanno avanti comunque anche con le altre puntando anche sul fatto che in molti sono disponibili a farsi somministrare AstraZeneca.



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