Vaccini, dalla Campania a Padova ancora rinunce per AstraZeneca. E scoppia il caso prenotazioni

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Le ultime disdette a Padova. Nel weekend in 561 hanno mandato una mail per rinunciare al vaccino AstraZeneca che avevano prenotato nelle scorse settimane, quasi tutti insegnanti e personale scolastico. Un altro campanello d’allarme dopo le massicce defezioni di Napoli dove alla stazione marittima solo il 40 per cento dei prenotati si è presentato tra sabato e domenica per ricevere l’iniezione. Anche qui a rinunciare soprattutto insegnanti ma anche vigili urbani.

Un dato ancora peggiore è arrivato dall’Umbria dove ieri appena il 9,2 per cento dei prenotati ha risposto alla chiamata, costringendo così l’Ausl Umbria 1 a ricorrere massicciamente alle chiamate dirette ad altre persone, secondo liste di riservisti che hanno scatenato un putiferio di polemiche perché redatte ancora con gli appartenenti ai cosiddetti servizi essenziali e non secondo l’ordine di priorità indicato dalla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo. E dunque ancora una volta avvocati, magistrati, impiegati comunali, appartenenti al settore delle onoranze funebri.

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Proprio il fai da te delle Regioni è al centro del lavoro di coordinamento del commissario Figliuolo che oggi insieme al capo della Protezione civile Curcio fa il punto con il premier Draghi. Esperti di pianificazione e di logistica sono già stati inviati nelle Regioni per cercare di dare una accelerazione alla campagna vaccinale innanzitutto colmando i ritardi con gli over 80, soprattutto a domicilio, e con le persone estremamente vulnerabili. Ma si corre anche per mettere a punto il sistema di prenotazioni e di gestione delle vaccinazioni in vista dell’arrivo massiccio di fiale previsto per metà aprile quando la struttura commissariale si pone l’obiettivo di arrivare a 500.000 vaccinazioni al giorno contro la media di 200,000 di questa settimana.

Da oggi la redistribuzione nelle regioni delle nuove forniture. Si comincia con le 333.000 dosi di Moderna arrivate nel weekend a Pratica di Mare ma sono attesi per metà settimana anche i nuovi approvigionamenti di Pfizer e di AstraZeneca che dovrebbero portare a più di 10 milioni, contro i 15 programmati, le dosi arrivate in Italia nel primo trimestre del 2021.

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