Vaccini, Salvini insiste: “Restiamo in maggioranza, ma in Parlamento voteremo contro l’obbligo”

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“Restiamo al governo, ma voteremo no all’obbligo vaccinale”. Non intende indietreggiare di un millimetro il leader della Lega che, dopo la conferenza stampa in cui ieri il premier Mario Draghi ha annunciato la futura scelta del governo di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid, torna a ribadire la sua posizione contraria. “Noi siamo al governo, e ci rimarremo, per aiutare gli italiani ad uscire dall’emergenza sociale, sanitaria ed economica, come richiesto dal presidente Mattarella”, ha sottolineato Matteo Salvini ad Affaritaliani.it. Ma poi ha aggiunto: “Ciò non toglie che, in caso di divergenze su singoli provvedimenti, la Lega confermerà in Parlamento le sue posizioni di sempre, evidentemente diverse da quelle della sinistra su temi come aumento delle tasse, immigrazione, taglio delle pensioni e obbligo vaccinale (che non esiste in nessun Paese europeo)”.

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Una posizione, quella del leader del Carroccio, che rischia di far infuriare gli altri partiti di maggioranza. Già nei giorni scorsi il segretario del Pd, Enrico Letta, aveva accusato la Lega di aver preso una posizione contraria a quella della maggioranza per aver votato alla Camera contro l’obbligatorietà del Green pass. Ma Salvini non sembra aver preso sul serio la richiesta di chiarimenti da parte del leader dem. “La Lega – ha sottolineato l’esponente del Carroccio – ha scelto di entrare in questo governo di emergenza per responsabilità e amore per l’Italia e ci rimarremo, Pd e 5 Stelle si mettano l’animo in pace, non li lasceremo certo soli a governare per imporre nuove tasse, ius soli, taglio delle pensioni o ddl Zan. E se in Parlamento si troverà una maggioranza per modificare, o addirittura cancellare, il reddito di cittadinanza, tutti ne dovranno prendere atto”.

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La contrarietà di Salvini all’obbligo vaccinale rischia però di dividere la Lega. Non tutti, infatti, si oppongono all’idea, in particolare i governatori del Nord, che hanno dovuto affrontare i momenti più difficili della pandemia. Nonostante le perplessità di alcuni, però, oggi tutti sembrano fare quadrato intorno al leader. “Il premier Draghi ha detto che nella Lega c’è un capo che è Salvini. Quindi, quello che dice Salvini a me sta bene, come appunto ha detto Draghi. È un principio filosofico, di deduzione”, ha detto da Parma il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. E il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha aggiunto: “Arrivare alla obbligatorietà del vaccino è un po’ una sconfitta sociale. La Lega non è  contro i vaccini: penso che sia chiaro. Salvini stesso si è vaccinato”.

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