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Vaccino anti Covid, il governatore Fontana: “Incredibile l’alt alla valutazione da parte del ministero della Salute del piano di Bertolaso”

“Trovo incredibile che il ministero della Salute abbia deciso di bloccare la valutazione, prevista per oggi da parte del Cts, del piano vaccinale di massa della Lombardia”: così è sbottato il governatore Attilio Fontana dopo che è saltata la presa in esame del piano messo a punto da Guido Bertolaso. Fontana ha spiegato che “il piano era stato inviato ieri, da me e dalla vicepresidente Moratti, come contributo lombardo e best practice da proporre anche a livello nazionale. Il piano vaccinale, coordinato da Guido Bertolaso, si propone infatti di vaccinare 10 milioni di italiani residenti in Lombardia, un sesto della popolazione nazionale”. E ha concluso: “Riteniamo che il piano vaccinale sia una priorità per tutto il Paese e che non debba sottostare a logiche di parte”.

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Da Palazzo Lombardia spiegano che ieri il coordinatore del piano regionale, Guido Bertolaso, aveva concordato con il coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale, Agostino Miozzo, di inviare al Cts per una valutazione il piano per la vaccinazione testato domenica alla Fiera di Milano. Oggi infatti si è riunito il Comitato tecnico scientifico nazionale ma il ministero della Salute, informato di questo passaggio concordato fra Bertolaso e Miozzo, ha fatto rispondere che questo esame con la valutazione successiva non ci sarà. Deluse quindi le aspettative lombarde di vedere valorizzato il modello Lombardia per la vaccinazione di massa. Anche se qui, a differenza che nel Lazio e in altre regioni, non sono ancora nemmeno partite le vaccinazioni – e nemmeno le prenotazioni – degli over 80. 

Il piano vaccini “ha valenza nazionale” e dunque “ogni atto delle singole Regioni diretto a intervenire sulla materia può essere valutato dal ministro della Salute in ragione della necessità di azioni coordinate ed omogenee su tutto il territorio nazionale”, scrive il capo di gabinetto del ministero in una lettera inviata al Cts in merito al piano lombardo, sottolineando la necessità di un “raccordo” tra le iniziative delle Regioni con le prescrizioni nazionali. Da parte del ministero ci sarà comunque un esame “rapido e costruttivo” del piano, “purché in linea con le indicazioni del piano nazionale”.



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