Vaiolo delle scimmie, primo caso in Lombardia: è una persona rientrata dall’estero, attivato il tracciamento dei contatti

Pubblicità
Pubblicità

E’ stato rilevato il primo caso di vaiolo delle scimmie in Lombardia. La conferma dell’infezione è dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale per le emergenze infettivologiche insieme allo Spallanzani di Roma, che ha emesso la diagnosi in serata. Il paziente sarebbe in buone condizioni ed è oggetto di controanalisi per avere la conferma definitiva della diagnosi.

Il ceppo non è autoctono ma arriva dall’estero e potrebbe essere correlato ai focolai che si stanno registrano in altri Paesi d’Europa come Germania, Portogallo e Spagna (Canarie). Come da procedura – scrive AdnKronos – è stato subito attivato il contact tracing e si stanno ricostruendo eventuali contatti stretti, di cui al momento non è noto il numero. Sempre a quanto si apprende, la persona sarebbe rientrata da un viaggio e al momento è in osservazione.

Soltanto poche ore fa dalla Regione era arrivata la rassicurazione che in Lombardia non c’erano, fino a oggi, casi confermati di vaiolo delle scimmie: anche se in questi giorni ci sono state diverse segnalazioni di “casi sospetti”, tutti avevano dato, fino a ieri, esito negativo alle analisi svolte per ricercare la presenza del Dna del virus.

Per vigilare sulla possibilità di eventuali casi, Regione Lombardia ha attivato il proprio sistema di monitoraggio e individuato come laboratori e centri di riferimento l’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano e l’Irccs San Matteo di Pavia. Per ottenere i campioni la prassi prevede di effettuare un tampone orofaringeo e un prelievo di liquido delle pustole. Anche il software delle malattie infettive è stato aggiornato per consentire le segnalazioni del medico o del pediatra. I sintomi sono febbre, dolori muscolari e alla schiena, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste, spesso simili a quelle di altre malattie come la varicella. Può essere trasmesso per contatto e per esposizione alle goccioline. Il periodo di incubazione è compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *